Discussione: Alchimia
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Vecchio 14-04-2006, 18.02.49   #27
stella
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Originalmente inviato da jezebelius
Stella, scusami....in che senso?

L’espressione simbolica della pietra d’angolo ha un duplice significato: è la pietra posta a fondamento di una costruzione, che unisce e rende stabili due muri al loro punto d’incontro, ma è anche la pietra angolare che non sta nelle fondamenta, ma, al contrario, sulla sommità dove completa l’edificio e al contempo lo tiene unito. E’, analogicamente, l’alfa e l’omega, il principio e la fine, la pietra grezza e la pietra digrossata, l’apprendista e la pietra cubica, l’Uomo che aspira a trasformarsi ritualmente in Tempio, proiezione su scala microcosmica dell’Universale Tempio.

Fulcanelli nei suoi testi spiega che uno dei significati della pietra angolare è la Prima pietra, la materia iniziale della Grande Opera. Umanizzata a Notre Dame di Parigi sotto le spoglie di Lucifero ( il portatore di Luce, la stella del mattino), la statua veniva popolarmente chiamata "Mastro Pietro del Cantone", appunto la pietra maestra del cantone, la pietra d’angolo.


Quella materia come ci spiega un testo alchimistico del 1526 che:
è familiare a tutti gli uomini, giovani e vecchi, la si trova nelle campagne, nel villaggi, in città, in tutte le cose create; eppure tutti la disprezzano. Ricchi e poveri l’hanno per le mani tutti i giorni. Le donne di faccenda la gettano tutti i giorni per strada. I bambini ci giocano. Eppure nessuno dà valore ad essa, che nondimeno è molto vicina all’animo umano, è la cosa più bella e ricca che ci sia sulla terra ed ha il potere di abbattere re e principi. Eppure di tutte le cose della terra è stimata la più bassa e la più spregevole.


E, poi, non possiamo non menzionare le pagine, numerose e profonde, che alla pietra angolare ha dedicato René Guénon. In esse si osserva quella applicazione dell’analogia fra il principio e la fine, fra il primo e l’ultimo, tra microcosmo e macrocosmo, e che lo portano a concludere che:
la costruzione rappresenta la manifestazione nella quale il principio appare solo come il compimento finale; e proprio in virtù di questa analogia la ‘prima pietra’, o la ‘pietra fondamentale’ può essere considerata come un ‘riflesso’ dell’‘ultima’ pietra, che è la vera ‘pietra angolare’.


Questa pietra inoltre viene disprezzata e gettata tra i rifiuti perché per così dire simbolicamente non si è ancora passati dalla squadra al compasso. Ulteriori speculazioni possono sorgere dal fatto che la forma quadrata corrisponde alla terra e quella circolare al cielo e che nel nostro simbolico edificio avremo quattro pietre d’angolo squadrate a fondamento e una pietra circolare o semi circolare che sarà la chiave della cupola o della volta. La figura geometrica ottenuta sarà quella della piramide, nella quale i quattro spigoli laterali procedono verso il vertice e viceversa emanano da esso.
Un addetto alla Massoneria è addestrato alle correlazioni architettoniche con quelle alchimistiche e vi vedrà immediatamente la corrispondenza tra i quattro elementi e la "quintessenza", per cui in architettura il compimento dell’opera è la "pietra angolare", in alchimia è la "pietra filosofale". O anche vi vedrà, avvicinandosi alle antiche cosmogonie,come nella mitologia greca, le pietre gettate dietro il capo, e cioè le ossa dell’Antica e Grande Madre, della Madre Terra, da Deucalione e Pirra, unici superstiti scampati sull’arca dal diluvio universale che annientò la stirpe dell’età del bronzo. Pietre che si tramutarono in uomini e donne e per questa ragione, come ci narrano Apollodoro e Ovidio nelle Metamorfosi, gli uomini vennero metaforicamente chiamati popoli (laoì) dalla parola làas, pietra, perché il genere umano è duro ed "esperto" nelle faticose opere.

Infine come dimenticare che questa pietra disprezzata, è in realtà preziosa e rammenta quindi la pietra del Graal del Parzival di Wolfram von Eschenbach: il lapsit exillis, interpretabile come la pietra discesa dal cielo - lo smeraldo caduto in terra dalla corona di Lucifero -, custodita da templari eletti. Per quelle coincidenze che possono apparire strane solo al mondo profano, anche Parzival è "il figlio della signora rimasta vedova", come il Gesù, prima ricordato, del Talmud, e, soprattutto, come Hiram Abiff, architetto del Tempio di Salomone, "figlio di una vedova"(Re, 7, 14). D’altronde, secondo i più recenti studi letterari e antropologici, il testo di Wolfram, tra i vari dedicati al Graal, è quello che più risente di influssi orientali e gnostici, ed è il primo che descrive il Graal come una pietra. L’origine gnostica del Parzival era stata individuata da diversi studiosi di esoterismo già nell’Ottocento e, dal Settecento fino ai giorni nostri, ritorna continuamente l’ipotesi, sotto varie congetture, che i Templari fossero venuti a contatto con forme superstiti della Tradizione, divenendo detentori di una dottrina che si era dovuta soffocare, attraverso il processo all’Ordine, per non mettere a repentaglio la sopravvivenza della fede cattolica.

http://www.ritosimbolico.net/studi1/studi1_12.html


Per me la pietra angolare è Gesù Cristo, e il significato è che pur essendo stato crocifisso dagli uomini è la chiave per accedere al Regno di Dio, mentre da quello che ho postato sopra sembra che la pietra angolare si riferisca a Lucifero...
Chi mi illumina???


Ultima modifica di stella : 14-04-2006 alle ore 18.15.15.
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