Discussione: Il caso e la fortuna
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Vecchio 03-02-2009, 02.45.32   #4
Grey Owl
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Mi ha colpito la parola caso, pensandoci attentamente noto come abbia più valenze che sono determinate dalla visione soggettiva.
La parola "caso" si utilizzata per indicare una fortuna o una sfortuna. Il caso ha voluto che..., per caso ho trovato questo oggetto..., è stato un caso trovarti..., etc..

Però si utilizza la parola "caso" anche per indicare un fatto già accaduto come ad esempio un caso di cronaca, un caso giudiziario, un caso di coscienza.

Essendo tutto l'universo una catena di cause ed effetto ecco che la parola "caso" assume più valenze a seconda della nostra visione soggettiva. Se è lontano l'orizzonte della nostra visione della causalità, assume una valenza di fortuna o sfortuna, di fatto indeterminato. Se invece la visione è chiara (e vicina) la parola "caso" assume la valenza di fatto particolare, determinato, acquisito.

E' quindi la persona che attribuisce la valenza di indeterminatezza al caso in quanto non ha la capacità di calcolare le sequenze di causa-effetto che attraversano il suo percorso di vita. Sia per la distanza nel tempo e sia per le infinite variabili in gioco. Di fatto il caso è oggettivamente lo sviluppo di una catena di cause ed effetti.
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