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Vecchio 07-05-2008, 09.30.07   #17
griselda
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Quoto Red... qualsiasi cosa (anche un piacere) diventa un "dovere" se alla base c'è il bisogno di soddisfare i "bisogni" altrui.
Perchè (parlo con Gris in questo momento) se non riesci a finire per tempo il giardino, tu ne soffri solo perchè pensi di aver deluso gli altri... Se fossi certa al 100% di non deludere nessuno, il dedicarti al giardino (che ti piace) non sarebbe forse un piacere?
Si lo sarebbe, come lo sarebbero altre cose, ma ho quella maledetta paura di essere abbandonata.

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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Dici che te l'hanno ripetuto fino allo sfinimento, tanto che ora è diventato un tuo complesso (traducibile con "idea fissa") E' un buon punto secondo me, perchè a differenza di altri che non sanno da dove "parte" il filo, tu sai che proviene dal passato...E' in quella direzione che potresti muoverti per sbrogliare la "matassa"...

Ho come la sensazione che quella paura sia la stessa che non mi permette di vedere.
Quando sono stata tanto male tempo fa, ero depressa, guardavo un programma alla tv, non so se lo avete visto, parlava dei senza tetto, quelle persone che hanno abbandonato tutto e si sono riversati per le strade, io avevo paura di finire così.
Non so da dove mi viene questa paura non lo so.
Non so se è riferito a quando da bambina i miei genitori, avevo 9 anni si sono ammalati ed io sono stata mandata da una zia per qualche mese, perchè mia nonna non riusciva a gestirmi, mentre mio fratello rimase li con lei. In quel periodo mi sentivo tanto sola in casa di estranei, si estranei perchè forse li avevo visti una volta quegli zii. Ricordo che il pomeriggio quando mi obbligavano a dormire io piangevo tutto il tempo. E quando mi sgridavano non avevo nessuno da cui farmi consolare, allora mi rifugiavo in un cortiletto e me ne stavo li ad ammazzare le mosche, cercavo di stare il meno possibile con loro, stavo sempre da sola. Loro tanto erano impegnati a lavorare e non si accorgevano di me, anzi erano contenti perchè non davo loro problemi. Ma non mi ricordo cosa pensavo e non ricordo neppure quando sono tornata a casa è pazzesco dovrei ricordarmelo ma niente buio assoluto.
Nella mia infanzia sono successe talmente tante cose sino ai 17 anni che è un casino guardarci dentro, me le ricordo alcune cose ma da sola non riesco a vedere bene, o anche quando vedo non collego non riesco a metterle insieme.
Una cosa è certa non ho mai fatto niente da sola, non ho mai fatto il salto verso l'indipendenza anche fittizia.
Bon grazie a tutti di cuore.
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