Quante volte con il senno del poi si pensa questa cosa?
Ma comunque anche se con poca coscienza chi č perchč ha fatto quella scelta?
Quello che voglio dire č che quando arriviamo a pensare quella cosa del titolo, dovremmo anche chiederci se dobbiamo dare una svolta, se questa svolta poi non ci porterā a girare in tondo e a ripetere in forma diversa la stessa cosa.... oppure se č una cosa ben superata e quindi possiamo serenamente dedicarci a qualcosa di nuovo.
Non voglio fare discorsi semplicistici/fatalisti ma ogni cosa che ci succede ha un senso, senso che non riusciamo a vedere se non dopo che la cosa č conclusa realmente, comunque dobbiamo chiedercelo... una volta esaminati tutti quelli che ci vengono in mente sarebbe il caso di ricominciare l'ispezione tenendo presenti le nostre zone nascoste, quelle che ancora non conosciamo.
A volte pur lasciando qualcosa in sospeso possiamo comunque procedere al cambiamento, le cose in sospeso le sistemeremo in maniera diversa.... ma se lascio tutto in sospeso... non so se vale la pena di cambiare... esempio?
Mettiamo che sto frequentando il liceo scientifico (č un'ipotesi molto assurda
) e che al 4 anno solo perchč mi bocciano cambio istituto... anzi peggio ancora cambio indirizzo... magari faccio ragioneria... se lo scopo del mio studio č avere un qualsiasi diploma per fare l'impiegato č assurdo, se sono sicuro che voglio fare il ragioniere allora i 4 anni saranno "solo" (sembra poco, ma non lo č) serviti a farmi capire quello che voglio... ma se al 4 anno di ragioneria mi trovo con lo stesso problema sarā il caso che non cambio.
Si capisce?