Discussione: Odiare tantissimo
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Vecchio 16-06-2011, 10.09.02   #21
Edera
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Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Nella tua reazione di odio io immagino che non ci fosse solo rabbia per il cane ma anche altro dentro da chissà quanto tempo. Il cane è stato una motivazione forte che fa fatto scattare la reazione con tutto il suo carico.
Sì Diam, io credo che il cane sia stato ciò che ha fatto salire tutto il marasma. Può sembrare assurdo ma credo che aver avvertito l'odio in me sia un segnale positivo in qualche modo, forse prima la mente non era nemmeno in grado di reggere l'idea di odiare un genitore, la censurava. Invece ho scoperto che so odiare, mi sono concessa un' emozione che non mi concedevo. Ovviamente verso i miei genitori non c'è solo odio, c'è anche odio. Probabilmente il difficile è fare la sintesi all'interno di se stessi, accettare di poter provare sentimenti contrastanti verso la stessa persona, non una persona qualsiasi ma un genitore, una figura che nella mente è etichettata come qualcuno che si DEVE amare e da cui si riceve amore.
Ora non è più così, in me c'è tutto per queste due persone: c'è amore, tenerezza, odio, rabbia, tutto assieme in lotta tra loro. Forse si guarisce solo quando si accetta veramente all'interno di sè la presenza del contrasto e non si fugge più verso uno dei due estremi odio/amore.

Poi c'è il discorso del perdono: mio padre, mia madre lotteranno sempre dentro di me finchè non li perdonerò ma anche per quello, ci vuole tempo.
Prendiamo l'esempio del cane che è recente: razionalmente so benissimo che mio padre è responsabile fino a un certo punto del gesto: lui ha picchiato il cane ma qualcuno tanto tempo fa ha maltrattato lui e via così in una catena infinita a ritroso nel tempo. So che la violenza è un modo che ha trovato per esistere, essendo stato in realtà un bambino sensibile con un padre (mio nonno) terribile. So che è frustrato, represso e che annega le sue ansie nel lavoro, maledicendolo allo stesso tempo. La sua vita sessuale non è sto granchè e che anche lì accetta tutto perchè DEVE accettare tutto, gli hanno insegnato così, mia madre non lo tocca volentieri, si vede, si è sempre visto.
Il cane che ha picchiato in fin dei conti è il suo, lo ha trattato come tratta se stesso, a bastonate.

Eppure tutto ciò non basta a farmi perdonare il gesto. Ecco quindi il conflitto: odio mio padre perchè è violento, amo mio padre perchè è mio padre. In fin dei conti è l'altra faccia della stessa medaglia.

Ieri notte riflettevo sulle differenze tra me e il cane: ero seduta fuori e stavo guardando l'eclissi di luna, in giardino. Mio padre è rientrato e il cane, nonostante la mazzata, gli è corso incontro saltellando. Lui coi suoi soliti modi gli ha detto: << Non leccarmi senno ti taglio il collo>> Ma il cane se ne è fregato bellamente e ha continuato a zampettargli allegramente dietro. In quel momento ho invidiato il cane e tutta la sua non-conflittualità.

Ultima modifica di Edera : 16-06-2011 alle ore 10.11.35.
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