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Vecchio 30-05-2008, 10.00.33   #8
turaz
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Data registrazione: 27-06-2007
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Originalmente inviato da stella Visualizza messaggio
Non so, io penso che in un certo senso l'uomo era più consapevole in quella completezza, quando era tutt'uno con Dio, che ora...
Se l'uomo oggi fosse quello che definiamo "consapevole" perchè l'umanità non trova un equilibrio ?
Noi stessi per raggiungere la consapevolezza su quello che siamo dobbiamo fare un lavoro interiore, per giungere a quell'unione e confidenza con Dio che c'era all'inizio...
Conoscere il bene e il male e sperimentarlo tutti i giorni porta alla consapevolezza che ci manca sempre qualcosa.
Tornare come bambini, riacquistare l'innocenza e la fiducia, è il traguardo da raggiungere per attingere nuovamente all'albero della vita.
Forse era necessario fare tutte queste esperienze o forse no, chi può saperlo ?
penso anch'io che riacquistare innocenza e fiducia sia una delle chiavi.
ma trovo che un conto sia averle da consapevoli un altro da inconsapevoli.
Penso che agli albori l'uomo fosse come un bambino appena nato che deve scoprire il mondo ma non lo conosce e soprattutto non ha identità di se (magari mi sbaglio)
quando ho scritto questo 3d pensavo a una sephirot che a mio avviso fa da "connessione" tra i due alberi.
ossia fa in modo che l'albero della conoscenza si trasformi in albero della vita.
quella sephirot che è "nascosta" è si chiama DAAT=conoscenza unificante (integrazione degli opposti).

che ne pensate?
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