Discussione: Il padre nonno
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Vecchio 19-03-2009, 18.38.42   #1
Sole
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Predefinito Il padre nonno

Lo metto qui perchè non voglio indicare un giudizio attraverso una sezione del forum, al limite potrebbe stare solo in Psico.

E' cronaca di qesti giorni del processo al padre nonno austriaco. Austria che già aveva fatto da palcoscenico per un altro sequestro simile durato 8 anni.
Quest'uomo che per 24 anni ha violentato segregato e fatto partorire la figlia in condizioni inumane lontana dalla luce del sole, da altri contatti umani.
Quest'uomo che davanti alla denuncia della figlia piange e si dichiara colpevole anche dell'omicidio per mancato soccorso di uno dei figli-nipoti.
Mi fa verametne molto male, tanto male questa storia e sono tante le domande che ho.
La madre di lei dove era? La cantina di casa.. possibile non ci andasse mai? Gli altri figli e fratelli non scendavano mai in cantina? Non urlava mai nessuno la sotto che qualcuno potesse sentire?
Alla fine quest'uomo ha portato la figlia-nipote in ospedale invece che farla morire, l'amava a modo suo? Cercava amore quest'uomo? Le sue lacrime erano di dolore davanti al rendersi conto che aveva torturato la figlia e non l'aveva amata come pensava/voleva?
E' davvero colpevole un uomo così malato ceh già aveva una precedente condanna per aver abusato della mogie?
Perchè la figlia non si è suicidata? 24 anni sono la disperazione.
Un uomo malato, che ha compiuto un orrore che fa malissimo a chiunque si immedesimo un attimo, ma se consideriamo che era costretto, è colpevole o è un uomo che ha bisogno disperatamente di aiuto, un uomo che cercava amore cercando di essere amato, prendendosi cura (ossessionata-mente e malata-mente) di chi amava (inmaniera malata) .
In fondo tutti cerchiamo amore, anche attraverso l'odio stiamo tutti cercando amore.

Quest'uomo mi fa compassione ma non vorrei prendere un abaglio e lasciarmi troppo trasportare, chiaro che è necessaria una cura per chi compie un atto del genere, ma in prigione lo ucciderebbero.. il compito della società è aiutarlo per lui e per i figli, magari un giorno potrebbe chiedergli un "scusa" e un "perdono" che aiuti tutti.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?

Ultima modifica di Sole : 19-03-2009 alle ore 18.41.17.
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