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Vecchio 30-08-2007, 16.31.10   #15
Uno
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Io non volevo neanche evidenziare la malafede di chi gestisce, spesso c'è ma è ininfluente se non c'è un'attenzione costante, l'unico metodo che pur appoggiandosi alla fallibilità umana garantisce un minimo di giustizia.
Quindi più che malafede o peggio espressione del proprio tornaconto vedo pigrizia il più delle volte "accontento i rompi e con gli altri risparmio fatica".
Dall'altro lato sono d'accordo che molto spesso il "buono" è semplicemente uno che non sa far valere i suoi diritti etc etc...
Eppure posso, portando la mia esperienza, dire che pur non essendo un tipo azzittibile ma accomodante di natura, spesso ho dovuto "sudare" per far valere i miei diritti ed in certi casi ho notato di essere stato penalizzato come caprio espriatorio... ma vi faccio un esempino tanto per chiarire.

Ero a militare, posizione decisamente vantaggiosa in un centro medico militare. Era uso che tutti dopo aver svolto i propri compiti potessero gestirsi uscite e ritorni a casa, dico tutti dai più esuberanti dei reparti di manutenzione ai più tranquilli laureati o laureandi degli studi medici.
Per un disguido sono stato beccato in una fuga, morale nei giorni prima del congedo mi sono stati comminati 2 giorni di punizione (niente di che, ma impedito nell'andar via prima , come era l'uso per tutti).
Analizziamo la situazione, io ho meritato tale trattamento, sommando i giorni in cui sono tornato a casa ho avuto "licenze" che altri di altri corpi si sognavano, però io ho "dato" l'esempio, altri del reparto manutenzione suddetto sono stati mandati a casa in licenza a sorpresa. Ho detto in faccia al colonello che a me è stato riservato tale trattamento perchè sapeva che io non avrei spaccato mezza caserma nell'euforia del congedo, come erano abituati a fare quelli di quella zona.... mi ha guardato negli occhi e mi ha detto: Hai ragione.
In questo caso, forte di cose accadutemi dopo sono contento e so che doveva andare così, ho pagato debiti che avevo, non ho lasciato nulla dietro di me, mi era necessario per cose che mi sono successe dopo... ma questo era solo un esempio generico per evidenziare cosa spesso capita a prescindere dalla malafede di chi gestisce (certo il colonello poteva tenere anche gli altri e fare il suo lavoro di gestirli fin l'ultimo giorno) o dal fatto che uno meriti o meno (in questo caso meritavo, ma non meno di altri)

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Non vedo perchè un Io consapevole dovrebbe cambiar le carte in tavola Turi, quello è un rompi, un Io consapevole sa esprimere la sua individualità anche seguendo le regole, diverso è il discorso se le regole non sono accettate da nessuno ma subite...

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Il discorso si potrebbe sviluppare sui giusti metodi per affermare la propria individualità e i propri diritti, quando ci sono.
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