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Vecchio 23-04-2009, 00.26.16   #10
Sole
Conosce ogni vicolo
 
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Sarebbe semplice dire che senza sofferenza la gioia non avrebbe significato, non avrebbe senso, però c'è di più, la sofferenza è un carburante potente, che raggiunge apici che normalmente con la gioia non siamo capaci di raggiungere, per questo siamo costretti a soffrire, non siamo capaci altrimenti.
Bisogna espandere questo discorso...
Citazione:
Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
La sofferenza ha origine nel nostro stato imperfetto e ci costringe al movimento .
Il movimento ci da' la sensazione di esistere , di essere .
La gioia invece ci appaga e ci ferma ed inevitabilmente segue la depressione che e' la sensazione di non esistere.
Anche la sofferenza annichilisce come la gioia se non vissuta. Vedo più che non sappiamo vivere la gioia bene come la sofferenza.
Vediamo tantissima gente che cammina per strada con enormi sofferenze represse o nascoste sotto tonnellate di telefonini e vestiti e sorrisi del momento senza vivere nulla di ciò che gli accade.

Quel che vedo io è che la sofferenza ci porta giù e giù, ci permette di osservare il nero, il buio lo sopportiamo meglio che la luce. La spinta che da la gioia è davvero troppo oltre la capacità di reggere di un corpo umano normale.
Pensiamo ad un Santo, San Francesco era la Gioia quando cantava al fratello Sole. San Francesco sapeva usare la gioia e la tollerava. Madre Teresa aveva degli occhi luminosi e felici, non c'era sofferenza.
Se dovessi dare una direzione alle due tendenze direi che la sofferenza è orientata verso il basso e la gioia verso l'alto e non riusciamo, possiamo, andare troppo in alto, ma verso il basso si perchè siamo materia. Alla fin fine credo che abbiano la stessa potenza, ma una possiamo usarla da subito e l'altra no.
Noi ci esercitiamo a sopportare la sofferenza sempre più, sempre più e ci teniamo in movimento, come dice Nike, perchè andando sempre più a fondo prima o poi sbuchiamo dall'altra parte e cavalchiamo anche la gioia. Alla fine i due estremi si devono toccare.

Gesù.... e come si fa a parlare di Lui... credo che la sua sofferenza fosse gioia nell'andare incontro alla Volontà del Padre che è una con la Sua. Ma come si fa a fare delle ipotesi su questo...
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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