Discussione: foto mentali
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Vecchio 01-06-2008, 00.14.22   #8
RedWitch
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Originalmente inviato da jezebelius Visualizza messaggio
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Il secondo è che dato lo stesso meccanismo ho paura di vedere il nuovo e quindi ricerco quello che ero prima, cercando a volte, addirittura, di rigettare quel nuovo modo di essere al quale non solo non sono abituato ma mi fa perdere anche l'orientamento per un attimo.
Insomma l'idea che abbiamo di noi - ma anche del salotto come diceva Daf - è talmente radicata che fa fatica ad essere sostituita, anzi per la verità la fatica è proprio nostra.
Sì concordo Jez, a me la cosa che lascia perplessa, è la seguente: ma perchè se la "nuova" Red è meglio (dal mio punto di vista) della "vecchia", se adesso sto bene e prima stavo male, vado a ricercarmi quella che stava male? Sono masochista? In parte, quello che avevo trovato, ma non mi soddisfaceva del tutto era una specie di affezione a quella immagine, abitudine che mi faceva sentire "strana" nel momento in cui riuscivo a vedere la nuova Red, mentre nei panni di quella vecchia mi sentivo come nelle scarpe comode a cui accennava Ray (illusione pure questa, non è mica vero che si sta più comodi, ma sembra...)

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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Beh certo. Se un cambiamento è avvenuuto in noi allora sono cambiate anche le responsabilità relative... verso noi stessi (il nostro essere) e gli altri e il mondo. Assumersele... uff, che fatica (e che paura).

Se il salotto di Daf (esempietto, non sto parlando di lei) è semrep stato in disordine e ce l'ho sempre più o meno lasciato la mia responsabilità è relativa... se un bel giorno, dietro sforzo, riesco finalmente a metterlo a posto ed è tutto bello pulito, di colpo mi ritrovo la responsabilità di tenerlo sempre così, o quantomeno il più delle volte o la maggior parte del tempo, mentre prima generalmente lo tenevo in disordine, quello era il solito.
E' il vecchio discorso della polvere sul tavolo: se lo pulisco vedo finalmente il tavolo per come è, con tutti i suoi colori reali... poi però se non lo tengo pulito (che significa pulire costantemente e non fare il grosso una volta ogni tanto) torna come prima.

Vale anche il discorso delle percezioni che fa Jez... che il tavolo lascio che si sporchi o che lo vedo sporco è lo stesso meccanismo: se lo vedo/immagino sporco lascierò che si sporchi.
Ecco con queste parti del tuo post, mi hai chiarito molte cose... sì la fifa delle responsabilità c'è eccome, ma soprattutto.. la fatica sì.. eccolo lì il punto. Per tenere il tavolo pulito tocca spolverare tutti i giorni, sollevare i soprammobili e passare il panno della polvere ovunque (in una parola: faticare un po' ma costantemente), mentre lasciare che la polvere si accumuli e poi pulire (facendo molta più fatica, ma tutta insieme e con l'illusione di farlo una sola volta) mi è tipico.. mi ci riconosco in pieno (avevo l'elefante sotto al naso ma mi sfuggiva) . Se guardo bene, so come vedere la nuova piuttosto che la vecchia di immagine, solo che questo presuppone un lavoro continuo, e poichè mi addormento, ecco che risulta più facile voltarsi indietro e lasciare che la polvere si accumuli .. blah

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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
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Mettendo insieme le due cose, forse, la questione riguarda i poli magnetici di cui parlavamo tempo fa. Noi possiamo (a livello di possibilità) manifestare/vestire le nostre varie modalità. Ma se vestiamo sempre quella essa si doterà di una certa energia (come le scarpe che diventano comode) e quindi di un certo potere di attrazione che ci farà stare "spostati" verso quella modalità e che continuerà ad attarre anche quando esploriamo il resto o intravediamo l'altra parte (io me la immagino sta cosa come un puntino (noi) che ci muoviamo dentro una sfera (le nostre possibilità) ma che di solito viviamo sempre nello stesso spicchio... il quale si ingrosserà deformando la sfera e attirandoci sempre li, dove c'è più spazio)... e questo abitare riguarda sia la modalità espressiva (comportamento, atteggiamento eccetera) sia percettiva, sia mentale (mi penso in un certo modo)...
Quindi con l'abitudine, siamo noi a dare potere a certe modalità, che poi diventano più grandi, prendono potere e riescono ad attirarci sempre là..

Non so se c'entri effettivamente, ma a me il discorso sembra anche connesso con quello dei Daimon che stiamo facendo in questi giorni in esoterismo.. il "dare da mangiare" sempre a quella stessa parte che poi si ingrossa e prende il potere..
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