Citazione:
Originalmente inviato da filoumenanike
Caro Luke a me il vento non piace, mi crea disagio, mi sento in balia degli elementi, e se tira di notte quando fuori ulula come impazzito, mi rifugio nel mio letto e mi copro perfino la testa per non sentirlo gridarre...
La sensazione di estrema nitidezza e purezza dell'aria che si avverte dopo è come tu dici un rinascere della natura, è il primo giorno del mondo, pulito e terso.
Se la stessa cosa dovesse avvenire per noi, lo sconvolgimento di un vento così forte non so quanti danni alla struttra interiore potrebbe provocare, ne uscirei a pezzi, sconvolta e abbattuta come i rami e gli alberi crollati a terra nei giorni scorsi, certo un uragano così impetuoso lo potrei paragonare solo ad un altro amore, un innamoramento da far perdere la ragione, tale da farmi cambiare la vita.
E allora penso che l'aria limpida sarebbe un rinascere un rifiorire, ma un rifiorire momentaneo, la tela grigia dello smog cadrebbe di nuovo a velare quella nitidezza e mi ritroverei con gli alberi abbattuti, il tetto sconquassato, i fiori deturpati e l'acqua da tutte le parti, per un momento di estasi illusorio non metteri a rischio la mia esistenza.   |
Si ti capisco, probabilmente tempo fa avrei dato anche io questa risposta, però poi ho capito che tendo ad avere momenti di forte inerzia o addirittura di "accidia" in cui tutto sembra bloccarsi e rimanere uguale per troppo tempo, allora è necessaria una bella scossa per ripartire, per rivedere sprazzi di luce nitida; certo si rischia di crollare, però credo sia un rischio da correre e non certo per un estasi momentanea, ma per arrivare ad una situazione il più possibile duratura, che una volta finita (non credo si possa essere felici per sempre) ti faccia comunque ridesiderare il vento con tutto quello che segue, pur di riassaporare in modo sempre più intenso l'aria, i colori , le luci , gli odori in un certo modo.
A me personalmente spaventa molto di più il rischio di relegare queste cose in una stagione che non ho mai vissuto e mai vivrò.