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Vecchio 06-09-2010, 00.01.11   #14
Telemaco
Ristruttura la casa
 
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
La funzione superiore attinge al materiale creativo presente nell'incoscio ma lo fa emergere a livello conscio non ho detto che ad agire e' un sonnamulo .
La coscienza serve sia a riconoscere e ad agire sul mondo esterno sia a riconoscere e a servirsi del materiale inconscio .
Il punto e' che il materiale inconscio e' al di fuori della sfera causa effetto e' questo che attribuisce qualita' superiore all'agire umano , spirituale al di fuori delle leggi che governano la materia .
Dunque la responsabilita' non e' per nulla intaccata perche' comunque tutto si traduce in azione cosciente ma di qualita' superiore ma non sempre positiva , buona , perche' il materiale incoscio , l'archetipo puo' sviluppare forze che a livello cosciente sormontando l'io sono senza contenimento .

Mi sa che devi partecipare al 3d l'autostoppista per rivedere le regole che governano l'inconscio
.
Siamo sempre nel campo delle ipotesi...

Se quella che chiami funzione superiore è una caratteristica propria di un'ipotetica individualità spirituale o psichica , essa può essere paragonata al nostro dna sul piano fisico, quindi una caratteristica ereditata e quindi condizionante.

Non vedo come possa evolvere qualsiasi cosa senza una caratteristica o condizione qualitativa iniziale e senza un interagire causale con qualcosa di diverso da sè.

Se nascessimo spiritualmente in un mondo acausale con lo stesso potenziale di partenza agiremmo tutti nello stesso modo e non potremmo che sviluppare le stesse tendenze.

Ma se partiamo con qualità differenti che si svilupperanno di conseguenza, dovremmo parlare comunque di una forma di condizionamento.
Non sarebbe assicurato il principio di giustizia e arbitrarietà.

Il concetto rimane sempre lo stesso anche se ti sposti su un piano differente, perchè il nostro agire sarebbe comunque la somma del nostro essere conscio ed inconscio.

L'uomo comunque non è cosciente nel suo agire di queste condizionamenti inconsci e non si rende neppure conto della meccanicità del suo essere quotidiano.
Non può pertanto essere responsabile del suo agire, perchè anche un suo eventuale risveglio può dipendere da cause esterne a lui non imputabili.

E a questi livelli puramente teorici, dove possiamo fare solo ragionamenti in virtù delle leggi che conosciamo le parole cominciano ad essere un vero limite alla comunicazione.

Io comunque se osservo il mio agire quotidiano, quando me ne ricordo, mi posso rendere conto tangibilmente di come ogni mia scelta sia fuori da ogni possibile arbitrio e come essa sia frutto delle mie esperienze di vita.
Questo è un fatto concreto e non più astratto.
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