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Vecchio 10-01-2007, 15.45.27   #3
Ray
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Una delle chiavi interpretative migliori, più usate e quasi sempre usate male, è quella di vedere l'ambiente del sogno come interno invece che esterno.

Come dire che i personaggi che vi compaiono, sono in realtà (secondo questa chiave che non ne esclude minimamente altre) parti di noi o nostri aspetti se si preferisce. Ne consegue che le loro interazioni rappresentano meccanismi interni e così via... questo solo a mo' di accenno, approfondire un discorso così può risultare parecchio difficile, ma bon provarci può anche avere senso.

Altra cosa da tenere in considerazione è il grado di soggettività in cui siamo immersi quando sognamo, ovvero quanto determinati messaggi che Noi cerchiamo di dare a noi vengono filtrati/rivestiti di elementi soggettivi il cui collegamento ci sfugge.

questo per dire che forse, potrebbe anche darsi che tu dia a qualche parte di te stessa il volto del tuo compagno di classe. Perchè quel volto e non un altro? Boh... potrebbe dipendere da qualche collegamento sensato solo per la bambina che con lui interagiva e che adesso ti sfugge completamente...

In ogni caso scusa ma, al di la della capacità più o meno scarsa di chiunque nel tentativo di interpretare sogni non suoi (un analista dovrebbe suggerire spunti e l'analizzato analizzare sennò serve ad assai poco), al di la di questo dicevo, gli elementi che dai sono scarsini...
Che rapporto avevi con lui in classe?
Da cosa nell'incontro reale deduci che non ci sono collegamenti tra lui e il sogno?
Che cosa accade nei sogni?
Anche se continui a sognare dopo l'incontro, non c'è stata alcuna modifica?

Queste sono solo alcuni banali esempi di domande che uno psicologo appena decente dovrebbe fare di fronte al tuo discorso/post... e poi lasciare che tu rispondi, in primis a te stessa...
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