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Vecchio 09-12-2009, 06.10.11   #16
Ombra
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Ne abbiamo parlato lateralmente in un altro discorso e io dissi che oggi farei solo tasso fisso, beh ci sto ripensando.
Tutto sommato ancor oggi se uno stipula un mutuo a tasso variabile, purchè sia sicuro che la rata sia veramente di parecchio inferiore alla sua capacità di rimborso, trovo che possa essere conveniente.

Intendo per capirci che se uno potendo permettersi una rata (per esempio) di 450/500 euro, stipula un mutuo a tasso variabile con una rata che parte da massimo 300 euro alla lunga pur non avendo certezze è statisticamente più facile che ci guadagni che ci perda.

Ogni banca ha i suoi parametri, ma da ciò che sto osservando il rapporto tra tasso fisso e tasso variabile sulla rata è di circa 1,4-1,5.
Cioè se a tasso variabile ho una rata di partenza di 900 euro a tasso fisso avrò una rata di 600 euro per tutto il mutuo etc...
Quindi se io sono in grado di far fronte ad una rata di 1000 euro (che è grosso modo quello che pagherei da subito con tasso fisso anche con margine) inizialmente guadagno qualcosa, se i tassi aumentano (devono raddoppiare circa) posso arrivare a pagare come il tasso fisso, ma l'aumento dovrebbe essere istantaneo, cioè del doppio appena stipulato il mutuo.
Di contro su un mutuo a media lunghezza prima o poi i tassi ridiscenderanno se sono saliti.

Il problema che si è verificato lo scorso anno è stato perchè le persone che erano in grado di far fronte a 500 euro (esempio) hanno stipulato mutui con rate iniziali di 500 euro o magari anche 550. Con un leggero aumento dei tassi sono andati fuori come un balcone.

Inoltre per quanto nessuno possa dare tali sicurezze, ritengo che, salvo guerra mondiale, in Europa i tassi ormai non saliranno più di un tot.... esagerando (ma proprio esagerando) dico 7%, 8% ma ritengo che normalmente non vadano oltre il 4%, 5%.


Non mi assumo responsabilità su chi leggendo segua ciò che ho scritto, questa è una mia riflessione personale.
Sono in disaccordo. Per fronteggiare la crisi la BCE ha tagliato di poco il tasso d'interesse (anche per questo i tassi delle banche aumentano o calano) e l'ha mantenuto basso.

La politica monetaria della BCE è molto criticata perché tiene alti i tassi d'interesse in modo da rendere molto forte l'euro, che ci permette di non soffrire esageratamente gli aumenti di gas e petrolio venduti in dollari, ma affossa leggermente le economie meno forti a favore di Paesi come la Germania. Infatti si parlava in passato di due blocchi europei, uno rappresentato dai Nordici (Germania, danimarca, polonia, benelux, estonia, lettonia, lituania, svezia e austria) e l'altro dai paesi del sud (francia, italia, spagna e grecia). I nordici hanno interesse a mantenere alti i tassi, noi altri invece a tenerli bassi.

Fino ad oggi l'hanno avuta vinta i Paesi del Nord-Europa a danno della manifattura italiana (che non riesce a competere con i giganti in ascesa, anche per la politica monetaria unica) della Francia e in minima parte della Spagna.

Oggi i tassi sono i più bassi da 15 anni ma questo per effetto della crisi. Le banche non hanno interesse al fallimento dei loro clienti e la BCE ha tagliato i tassi. Superata la crisi anche se le banche tenessero bassi i tassi, questi salirebbero per effetto dei rialzi voluti dalla BCE.

In un certo senso, la guerra mondiale che paventavi tu come unica cosa in grado di far alzare i tassi, è già realtà. Infatti solo in caso di guerre si è vista una tale ascesa di Paesi a danno di altri. I membri del G8 stanno perdendo chi più, chi meno, le percentuali di PIL mondiale che detenevano. Un pò meglio sta l'Italia che ha perso "solo" lo 0,4 di ricchezza globale e rispetto a una perdita di 11 punti del Giappone e di 1,1 punti della Francia si può dire che siamo in relativa ascesa sullo scacchiere. Però, ci siamo liberati della politica monetaria, a tutto beneficio delle nazioni del nord europa.

Secondo me i tassi da qui ai prossimi 20 saranno in ascesa con una piccola stabilità tra i 15 e i 20 anni prossimi. Per 15 anni continueranno a crescere a meno che non ci siano altre crisi, che impongano alla BCE e alle banche, di tenerli bassi. Meglio ancora sarebbe se ci fosse un cambio di strategia monetaria della BCE che finalmente verrebbe anche a nostro vantaggio.

Ultima modifica di Ombra : 09-12-2009 alle ore 06.12.16.
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