Discussione: Opera al nero.
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Vecchio 10-01-2011, 16.46.50   #232
diamantea
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Uno, poco tempo fa mi dicesti questa frase "Sarà diverso quando sarà il momento vero." a proposito di mio marito e della paura di morire.
Credo fosse per dire che ognuno di noi dentro sa se è veramente il momento anche se non ne siamo coscienti.
Per agganciarlo al 3d mi chiedevo se affrontare la paura o il nero lo si fa quando è il momento in cui quel qualcuno dentro di noi sa che è il momento giusto oppure è quando sentiamo la paura e ci sembra di affrontarla.
Hai parlato dell'unico vero tuffo , quindi potrebbe stare ad indicare che facciamo molti tentativi di tuffo ma solo uno sarà quello giusto. Quindi una preparazione con tanti tuffi, tanti treni, e ogni volta ci potrà sembrare quello giusto, per arrivare a quello vero di non ritorno.
In questi giorni ho visto che ciò che mi sembrava superato invece non lo era del tutto. L'abbaglio della meta che mi fa rimettere in viaggio.
Volevo chiedere a questo punto, anni fa quando credetti di essere sul punto di morire ed accettai la morte con serenità, con gli occhi aperti, pronta a fare questo passaggio assolutamente sveglia e cosciente, ma non essendo il mio momento di trapasso e qualcosa dentro di me lo sapeva se quella mia accettazione o affrontare e superare la paura della morte in quel frangente in effetti era solo una preparazione per quando sarà il momento vero o se posso considerarla comunque un affrontare sul serio la paura.
L'esperienza sicuramente portò ad un cambiamento nella mia vita, non passò certo inosservata, soprattutto quel momento presente senza pensare a ciò che lasciavo ma solo ciò che stava accadendo, a cui stavo andando incontro, ma ripeto potrebbe essere stato solo una tappa preparatoria che scambio come per vero salto.

L'altra cosa che mi sto ponendo è la mia esigenza di bianco che ho descritto in altro 3d e che mi circonda anche nei sogni.
Sto riflettendo sul fatto che potrebbe essere un modo per non voler affrontare il Nero ma accendere la luce per non vederlo, come quando la notte avevo paura nel buio fitto e sentivo di non essere sola, così accendevo la luce invece di andare incontro a qualunque cosa fosse.
E' un certo mettermi in una zona illuminata per non attraversare la zona buia. Il bianco per paura di non affrontare il nero invece di conquista, di consapevolezza.
Spero di essere stata chiara, è qualcosa che sta emergendo ora, non sono riuscita a seppellire proprio tutto.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"

Ultima modifica di diamantea : 10-01-2011 alle ore 16.52.20.
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