Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Un popolo vessato, torturato e privato di ogni libertà decide di ri-bellarsi (parola da mettere nel nostro carnet di studio) pacificamente, tanto pacificamente che il motore di tale protesta sono dei monaci.
In questo caso trovo giusto che pur essendo per la loro scelta fuori dal mondo si stanno adoperando a rischio della vita per i loro fratelli, un esempio per il clero (non chiedo la vita per carità) di altre religioni.
Mi chiedo (retorico ed ironico) se i poteri/governi degli altri paesi mondiali non possano/debbano fare qualcosa in più.
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In effetti è una situazione molto grave, non solo per il " tipo " di governo e l'autorità oppressiva che da questo deriva ma anche per come si tende a risolvere quelli che, non solo in questo caso ma ci sta comunque, vengono definiti " problemi interni" ( vedi la questione Cecena ).
Credo però che la " risposta " data da altri Stati sia stata, più o meno, diplomatica.
Si tende spesso a fare buon viso soprattutto nei rapporti con Paesi e Nazioni con i quali si potrebbe correre qualche rischio.
Secondo me la reazione poco incisiva, almeno per il momento poi si vedrà, dipende da questi " pseudo rapporti" tra paesi. Nel senso che gia nasce labile ovvero si fa molta fatica ad instaurare rapporti diplomatici prima e rapporti economici poi che il tutto si lega ad un filo sottile che potrebbe essere spezzato da un momento all'altro a causa di non precisate ragioni; figuriamoci, poi, in una situazione come questa.
Anche perchè non bisogna fare i conti con quel paese ma ( soprattutto ) con quelli che ruotano, talvolta collegati per vie traverse, attorno a quello. Da ciò non mi meraviglia, insomma, la poca incisività.
Comunque sarebbe ottima cosa, specialmente in una situazione di emergenza come questa, prendere posizioni più determinate facendo rispettare ( si dovrebbe ma spesso non si fa ) il diritto internazionale.
Al momento la Comunità delle Nazioni si può dire sia solo su carta.