Discussione: disordini alimentari
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 29-03-2011, 21.30.52   #53
Edera
Bannato/a
 
Data registrazione: 28-04-2009
Messaggi: 1,834
Predefinito

Ma veniamo a edera/kore.

Chiaramente sono figlia di una demetra. Lei stessa si è dichiarata ultimamente confessandomi che non potrebbe mai vivere senza prendersi cura di qualcuno perchè è nella sua natura curare, nutrire.
Sono figlia anche di un zeus assente che mi è rimasto vicino nell'infanzia (e per fortuna visto che lei povera in quel periodo era davvero messa malino).
Nell'adolescenza mio padre non ha avuto i mezzi per supportarmi e l'unica cosa che è riuscito a fare è stato prendere le distanza da un corpo in cambiamento che probabilmente non sapeva gestire e con cui non era in grado di rapportarsi.
Mi sono trovata così nell'adolescenza con questa demetra molto particolare e differenziarmi senza il principale protagonista del processo è stato davvero difficile.
Potrei raccontare cose molto forti e scontri molto violenti con mia madre e di conseguenza con mio padre ma aggiungerei solo del pathos poco utile ai fini del discorso. Fatto sta che il mio caratterino sommato a demetra e a zeus assente hanno fatto un mix esplosivo, ad esempio ho cambiato 6 scuole per diplomarmi, era un rifiuto e una ribellione costante a ogni cosa, persona o istituzione.
Credo avrei potuto rendere molto di più se avessi avuto un po' di buona terra a sostenermi ma come Ray mi insegna se sono capitata qui ci saranno tutti i suoi buoni motivi.

Mia madre è davvero l'incarnazione di demetra, lei vive una sua dimensione staccata da terra fatta di assolutismi di bellezza e di amori impossibili. Dopo essersi follemente innamorata di un tedesco ha deciso che non avrebbe più sofferto e sposò un uomo che la considerava e la considera come una dea in terra e che ovviamente non contraccambiava affatto. Quando mi parlava dell'amore me lo presentava come una potenza distruttiva, magnifica ma inesorabilmente mortifera. Quello è il suo animus, lo stesso con cui sono stata obbligata a rapportami. Sarà per quello che anche oggi vengo attirata da certi tipi tenebrosi col volto effeminato, i classici angioletti scuri che vanno di moda nell'adolescenza e da cui mia madre è stata letteralmente posseduta. Si tratta di un animus effeminato, che non presenta nessuno degli aspetti positivi e concreti dell archetipo paterno.

Kore/edera sprofonda negli abissi: la mia discesa è inziata a 14 anni e in 15 anni di vita ormai li ho arredati
Il punto è che ancora non li ho integrati a volte infatti mi capita di proiettare immagini di me stessa completamente sana, leggera e felice, c'è ancora da qualche parte dentro di me una specie di nostalgia per kore/edera che coglieva i fiori senza ombra e senza macchia. Immagini che cozza violentemente con edera/persefone invece molto concreta e presente. Ma di Persefone magari parlerò quando ci arrivo col mito.
Pensavo a mio papà questa sera e quanto sarebbe stato utile averlo vicino in grado di ragionare e parlare con me e a questa mamma immensa che non invecchia mai e si oppone al divenire e che mi ha costretto a maturare molto in fretta mentalmente non lasciando tempo di adeguarsi al mio corpo. .. A diciotto anni ancora non era comparso il menarca per cui me lo indussero artificialmente. Sebbene non mi siano mancate le relazioni amorose, i rapporti fisici non erano erano ben lontani dalla presenza reale fisica, rimanevo confinata nella mente come osservatrice e giudice.
Ora riesco a collegare i pezzetti a capire perchè mentalmente mi sentissi più vecchia dei miei genitori ma fisicamente ancora bambina, non potevo accettare la femminilità non ne avevo i mezzi.

Però ora penso anche a questo mio nuovo sentire, al mio corpo che negli ultimi tre anni grazie all'alimentazione e a certi blocchi che sono riuscita sciogliere funzione come quello di una donna normale. Credo sia iniziato quando verso i 23 anni mi misi a interessarmi di femminile sacro scoprendo tutta una serie di simboli che mi aprivano nella mente nuovi orizzonti, nuove chiavi di comprensione.
Ora rimane questo aspetto bulimico (anche se di bulimia vera e propria come patologia non si può parlare nel mio caso), aspetto di un demone che nella mia vita ha assunto forme diverse passando dall'incosapevolezza totale a un aspetto visibile, violento sì ma col almeno è possibile fare i conti ... Cioè io credo che la tendenza bulimica sia un aspetto più positivo e meno profondo di un qualcosa che si trascina da molto molto più tempo..
Rimane ora da scopire come uscire dagli inferi, come integrare kore e persefone

Ultima modifica di Edera : 29-03-2011 alle ore 21.33.00.
Edera non è connesso