Discussione: Odiare tantissimo
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Vecchio 20-06-2011, 09.26.31   #57
diamantea
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Originalmente inviato da centomila Visualizza messaggio
Sbaglierò ma quello che percepisco è che invece quello che fai, intimamente e profondissimamente, senti di doverlo fare.

Altrimenti non lo faresti.
Certo che è così Cento, parlo di cose giuste e lecite, ma il punto è andare oltre la mia stanchezza, il mio limite di tolleranza oltre il quale attingo energia dalla riserva ma poi mi sale la rabbia.
Io parto dal presupposto che è bello fare felice una persona, accontentare chi si ama, dire si invece di dire no. E' bello perchè io stessa sono di forti desideri e quando chiedo vorrei sempre sentirmi dire di si eppure ho imparato a non insistere quando l'altro mi dice no, è una questione anche di buona educazione, di sensibilità, di rispetto verso l'altro.
Chiaro che dall'esempio sono esclusi i casi limite, le emergenze, io parlo di normale vita quotidiana.
Ieri ad esempio ero provata già di mattina dagli incubi, dall'allergia, da una settimana pesante di stanchezza, non avevo certo voglia di impastare farina, ma il mio compagno mi ha così insistito che avrebbe impastato lui, già si sentiva in pancia le taglierine, che alla fine ho ceduto ma con un pessimo risultato, senza la mia supervisione ha impastato male, ho dovuto tirare di mattarello con sforzo e malavoglia con quel caldo... gli ho detto che la prossima volta lancio la farina con tutto il sacchetto dalla finestra!
Mia madre non capisce quando dopo due ore che le dedico pienamente poi ho da fare, devo lavorare, sono in ritardo, devo andare in bagno... finisce sempre che devo imprecare per farle capire che non deve chiedermi più nulla. Perché non deve lasciarmi andare tranquilla senza farmi sentire in colpa, o una nullità per non averle fatto l'ultimo ennesimo favore? A volte esco da casa sua che tremo tutta dal nervosismo, perchè poi mi dispiace averla trattata male soprattutto in questo periodo che non è stata bene, ma lei di me non ha pietà, non capisce o non vuole capire che quando dico stop è perché veramente non posso più andare oltre.
Mio figlio idem con patate... alla fine mi sento rimproverata del fatto di essere aggressiva, di rispondere male, di perdere la pazienza.
Sono affettivamente ricattabile, debole con le persone che amo, vorrei accontentare tutti ma non ce la faccio, non ho tutta questa energia per farlo, sono una e non posso fare il lavoro di due o tre persone.
Però devo dire di no con la rabbia altrimenti non vengo ascoltata.

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Diam, perchè non provi, a mente fredda, a rileggere questa tua frase?
Educhiamo o abituiamo le persone a trattarci in un certo modo, quando non lo vogliamo più occorre modificare in noi e di conseguenza anche negli altri. Io penso così, l'ho detto pure sopra, è anche una questione di buona educazione, di rispetto dei limiti dell'altro.
Se chiedo al mio compagno una lezione di canto e lui mi dice di essere stanco io non insisto, rispetto la sua stanchezza, sono sensibile ed anche educata, allora perchè se io dico di essere stanca e non voglio fare la pasta in casa mi devo sentire insistere fino a quando dico ok? Se non dico di si me la sento ripetere fino a sera la sua delusione. Lui è un volitivo tremendo e ha più forza ed energia di me, devo essere proprio caina per superarlo.
Io non vedo rispetto e nemmeno buona educazione nei miei confronti verso la mia stanchezza. Di chi è la colpa? Mia? bene allora sta a me stabilire il mio limite ed educare l'altro a non insistere e non adottare strategie per farmi sentire in colpa così da cedere e poi la rabbia, poi la scarica, e poi sensi di colpa sicuri se ho calcato troppo la mano, anzi la bocca...
Il problema è come farlo senza rabbia, senza odio. Di sicuro c'è la mia ricattabilità affettiva, il voler accontentare l'altro o l'aver fatto il mio dovere che mi fa sentire bene, amata, accettata. Qualche motivo di questo ben radicato dentro di me ci deve essere di sicuro.
Nel lavoro mi sono affrancata da questo ricatto, da questo bisogno dell'ego, negli affetti ancora no.

Uno dei motivi che scatenano la mia rabbia è la stanchezza, il dover andare oltre il limite di stanchezza, dover attingere dalla riserva. Se io ho energia, sono riposata, non mi pesa fare nulla, e ho una grande resistenza, non mi stanco facilmente e mi piace fare le cose, lavorare. Un altro motivo di rabbia invece è l'insoddisfazione, il sapere di non poter soddisfare le mie esigenze pompando energia altrove invece che verso di me.

Non so Ray, non sei d'accordo con la mia affermazione?
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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