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Vecchio 07-11-2011, 13.57.15   #18
Faltea
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Poi c'è da dire che tra una soluzione e una non soluzione ci sono vie di mezzo, potrebbero esistere soluzioni parziali ad un problema che di fatto trasformerebbero il problema in un altro, magari di minor portata. Questo apre ad altre distinzioni, a cui facevi cenno, cioè la gravità di un problema.
In effetti non è semplicissimo stabilirla. Secondo voi la gravità di un problema da cosa dipende? Dalle conseguenze possibili? Dalla difficoltà a risolvere? O che?
Perchè potrebbero esserci dei problemi che potenzialmente provocherebbero gravi conseguenze ma facili da risolvere e viceversa problemi dalle conseguenze lievi ma difficilissimi da affrontare...
Secondo me da un mix di tutto questo.
Si considera grave un problema in esatta proporzione all'emotività che questo suscita.
Più una cosa ci destabilizza e ci crea dei sentimenti forti (tristezza, sconforto, perplessità, etc) più il problema è tale e si dimensiona a seconda di quanto la cosa per noi diventa "insormontabile".
Se poi si aggiungono le aggravanti ossia le conseguenze che trasformano il problema in uno più grosso automaticamente diventa (per il nostro vedere) di difficile soluzione.
Tampono una macchina, facccio spallucce ho la kasko ma comunque ho da portarla a riparare, ma tanto nella kasko ho compreso l'auto in sostituzione..
Tampono una macchina, devo trovare i soldi per ripararmi l'auto, devo portarla a riparare, rimango a piedi... etc.
L'evento è lo stesso (pertanto ritengo che questo non sia determinante) ma le conseguenze e l'emotività che esso scatena nelle due situazioni è diversa.
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Non ho bisogno di chi la pensa come me, ma di crescere aprendo la mente a diversi modi di vedere e di pensare.
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