Discussione: Testamenti
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Vecchio 20-02-2009, 01.21.41   #31
gibbi
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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
scusa gibbi ma mi puoi spiegare perchè un genitore in vita non può donare ad uno dei suoi figli una somma in denaro? e la finta vendita se viene fatta accuratamente restituendo al figlio somme diverse in più riprese perchè potrebbe essere impugnata?
Non è stato detto che un genitore non può donare in vita ad un figlio.
In vita ciascuno è libero di donare anche tutto il suo patrimonio ad uno solo dei suoi figli o anche ad estranei.
Poichè come ho già detto più su , ciascuno di noi , per legge, ha degli eredi necessari , che non può in nessun caso escludere dalla sua successione ( coniuge, figli o , in assenza di figli , i genitori) e posto che per legge la donazione è considerata una sorta di "anticipo" sulla futura successione , accade che dopo la morte il valore delle donazioni fatte in vita da una persona( escluse quelle di modico valore) viene conteggiato insieme al valore dei beni che lascia in eredità , al fine di controllare che non sia stata lesa la cosidetta "legittima" ossia quella quota di eredità che spetta , per legge, agli
eredi necessari .
Se una persona ad esempio ha due figli e per vari motivi ( uno ha più bisogno di assistenza dell'altro ,uno non ha saputo farsi strada nella vita mentre l'altro non sa più dove metterli ecc. ) decide di beneficiare uno rispetto all'altro , potrà donargli in vita oppure disporre per testamento con maggior favore rispetto all'altro .
L'importante è che l'in più donato o lasciato per testamento ad uno dei due figli venga per cos' dire "pescato" dalla quota "disponibile" cioè da quella porzione che la legge gli concede di destinare a chiunque .
Non potrà toccare la quota di patrimonio che spetta per legge all'altro figlio sempre che quest'ultimo non rinunci a protestare , il che non succede quasi mai ....ops........... succede mooooolto raramente ( sono buona stasera)
Quindi nel caso di due soli figli(senza coniuge) la quota di legittima che non si può toccare è di 2/3 da dividersi tra i due fratelli mentre il residuo 1/3 corrisponde alla quota disponibile .
Il valore del donato non deve superare questa quota di
1/3, altrimenti vi sarà lesione e l'altro figlio potrà esperire l'azione di riduzione .
Il figlio "preferito" riceverà pertanto 1/3 in più del fratello e cioè la quota di 1/3 di legittima +ancora 1/3 di disponibile.

Ultima modifica di gibbi : 20-02-2009 alle ore 01.25.01.
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