Discussione: Ricapitolazione
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Vecchio 03-04-2008, 10.39.53   #64
Uno
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Con il primo metodo mi par di aver capito che si parte da un effetto per ricercarne la causa. Ad esempio si ha un blocco e focalizzando quello (la ricerca nel web) ci si lascia andare alla ricerca delle associazioni, sperando che qualcosa colpisca e ribalzi tornando indetro a noi. Questo farebbe emergere dei ricordi che poi possono essere passati sotto il secondo metodo.
Più che una ricerca è aprire la prima pagina che si collega alla cosa e da questa aprire e seguire tutte quelle che continuano a collegarsi alla cosa per associazione di idee
C'è la possibilità di fare un bel giro ma saltando qualcosa.
Quando poi si ripete il giro (a distanza di tempo variabile) c'è la possibilità di fare lo stesso giro o uno simile, possibilità molto forte, se al primo giro una pagina ci ha portato in un punto, perchè nel secondo passaggio dovrebbe cambiare qualcosa se noi siamo gli stessi?

Con il secondo metodo, siamo più selettivi, su ogni pagina scegliamo se ci interessa o meno e portiamo indietro il risultato, ad un secondo giro continuiamo ed eventualmente ci spingiamo sui secondi livelli approfondendo.
Si Red, teoricamente è solo una questione di tempo per non lasciare fuori nulla, se sei sistematico prima o poi devi passare ovunque, se vai a caso può essere (in tal caso sei anche più veloce) ma non è detto.

Il primo metodo quanto meno (ma con risultati non sempre soddisfacenti) dovrebbe essere integrato con altro che ci fa cambiare, in tal modo ad ogni "viaggio/giro" siamo diversi e troviamo cose nuove.
Il secondo metodo invece si avvantaggia non sul cambiamento, usa l'energia per tenere ciò che è acquisito e pian piano integrare con un nuovo lento ma costante

Questo ci fa pensare ad approcci di diversi percorsi interiori, quelli che puntano al miglioramento fondato su forti suggestioni, metodi alquanto meccanici, poi devono per forza compiere esplorazioni interiori del primo tipo, viaggi di fantasia e simili.
Il punto debole è che ci si può perdere nelle fantasie e che se non si hanno cambiamenti significativi in ogni viaggio della fantasia si ripercorrono gli stessi punti anche se essendo fantasia cambiano l'apparenza, ci si può prendere dentro talmente bene da credere di far progressi girando invece intorno.
Questi percorsi necessitano assolutamente di una guida, salvo casi più unici che rari.
L'altro tipo di percorso invece tende a far tenere profili bassi, la concretezza, il metodo.
Progressi lenti ma costanti, cambiamenti lenti ma costanti ed effettivi non di facciata.
Questo secondo approccio seppur si avvantaggia molto di una guida, soprattutto all'inizio, si può fare anche senza e/o se questa viene a mancare.
Nel primo caso la dipendenza dalla guida è fino alla fine, cioè fino ai primi risultati certi, nel secondo in sostanza fin quando è disponibile.

etc etc
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