Visualizza messaggio singolo
Vecchio 31-08-2007, 20.30.33   #9
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Perchè non entrambe?
Nel senso che all'inizio quando abbiamo un oggetto di studio che non conosciamo è saggia cosa cercare nel più grande o nel più piccolo (ma a volte anche trasversalmente) le somiglianze, vedere il funzionamento di una cosa simile ci permette di trasportare poi i meccanismi nell'oggetto del nostro studio.
In un secondo momento l'osservazione delle piccole differenze ci apre altri spiragli, ci può far vedere in pratica e senza bisogno di tentativi come una variabile può modificare il risultato.
Si, vero. Quando si cerca differenze si fa analisi, quando si cerca somiglianze sintesi. L'indagine scientifica moderna da spesso molto più peso all'analisi che alla sintesi... con l'analisi si studiano i particolari delle varie possibilità di manifestazione (esempio la catalogazione delle varie specie e relative caratteristiche), con la sintesi si cercano le leggi generali che ordinano le varie manifestazioni.

Per quanto riguarda gatti e leoni, oltre a quanto già emerso, mi è caduta l'attenzione (si è fatta un po' male ma bon) su una cosa. I gatti, pur manifestando tutta una serie di comportamenti complessi e una notevole capacità di relazione con noi umani, come tutti gli animali soggiaciono ai loro istinti... quando hanno fame capiscono solo quello. Però quando sono sazi diventano disponibili a nuove cose.
A differenza di molti altri animali, i gatti, grazie anche alla loro adattabilità agli ambienti (come convivere in casa con noi), hanno molto "tempo libero" dai loro istinti... ovvero la loro attività di procacciamento del cibo richiede molto meno tempo ad esempio degli orsi che quando non sono in letargo sono costantemente occupati a cacciare e mangiare. Questo tempo libero, mi par di notare che venga occupato soprattutto in una sorta di "riposo attivo", ma anche relazionandosi con gli umani.

In linea di massima anche gli altri felini godono di più tempo libero di molte altre famiglie di mammiferi... in un certo senso l'organizzazione in branchi dei leoni produce come effetto un'ottimizzazione del tempo. E' chiaro che comunque, dovendo procacciarsi il cibo, sono più impegnati dei gatti.

Per analogia viene da pensare che se i leoni avessero ad abituarsi ad una vita diciamo più agiata, potrebbero sviluppare meglio caratteristiche simili.

C'è da tenere conto però di un'altra differenza: mentre i gatti da molto tempo sono abituati alla convivenza con noi (addomesticati) i leoni non lo sono.

Boh, mi vengono in mente anche molte altre cose, anche se ancora non vedo un filo rosso tra tutte, ma mi fermo qua per non allungare troppo.
Ray non è connesso