Nel trevigiano dove sono nata , la sera della vigilia di Natale viene acceso nelle case che dispongono del caminetto , il nadalin , un grosso ceppo di legno stagionato che viene lasciato ardere tutta la notte e riacceso (meglio ravvivato perchè non si spegne mai) ogni giorno per vedere le fiamme sopra le braci , fino all'arrivo della befana .
Il nadalin e il palo che viene utilizzato per il panevin ( il falò dell'epifania) non possono essere usati e un detto dialettale dice che ti ci siedi sopra rischi la crescita di "grossi bruschi sul dadrio".
Una scheggia del nadalin deve essere rigorosamente conservata per accendere il panevin .
Molti capi famiglia utilizzavano la cenere del nadalin e la spargevano sui campi , come ha detto Sole , con gli stessi riti propiziatori delle ceneri del panevin.
Nadalin è chiamato anche un dolce povero ,a forma di tronco appunto, che allietava le tavole alle feste di Natale al posto dell'odierno Panettone.
Edit : il nadalin è il corrispondente dello yule-log dei paesi scandinavi
Ultima modifica di gibbi : 24-12-2010 alle ore 13.10.51.
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