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Originalmente inviato da Ray
Il motore a idrogeno c'era già negli anni settanta. Il mio prof di scienze al liceo un giorno ce ne ha disegnato uno schema e spiegato il funzionamento (teorico) sulla lavagna. Ci ha messo una ventina di minuti. Erano gli ultimi anni ottanta e non era una cosa che aveva letto sul giornale del giorno prima. Anche lui ci spiegò dei grandi interessi economici mondiali.
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L'idrogeno è un gas, e come tutti i gas è utilizzabile nei motori a combustione interna. Non ci sono novità nel suo utilizzo. In effetti è molto pulito ottenendo come risultato dell'acqua ma NON E' PRESENTE in natura in giacimenti utilizzabili. Deve essere prodotto (per esempio con l'elettrolisi) quindi non si parla di fonte energetica ma di vettore energetico.
Il problema NOn è in questo caso (a mio modesto parere) un problema economico ma tecnologioco. Produrre idrogeno in quantità, smistarlo in tanti distributori, rendere le autovetture sicure (l'idrogeno deve essere conservato a pressioni elevate ed è altamente esplosivo, BEN più del metano o del gpl) non sono giochi da ragazzi.
Anche i vari biodiesel sono in realtà uno spostare il problema anzi, in alcuni casi si aggrava, visto che si coltiva biodisel e non grano, facendo aumentare il costo del secondo. I batteri sono già usati nelle discariche per generare metano che viene raccolto ed utilizato per il riscaldamento ed il gas di città, l'idea di alghe che generano combustibile o gas mi sembra un'otima idea, specie se si usa il mare e non la terra.