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Vecchio 26-08-2009, 00.51.35   #13
Ray
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Originalmente inviato da webetina Visualizza messaggio
Ray stavo per risponderti con una battura di scherno. Ma scelgo seriamente con umiltà di depositare la dichiarazione che comprendo ciò che vuoi dirmi, ma si da il caso che io sia affetta da una ostinatissima refrattarietà ad una qualunque disciplina. Non sono sicura nemmeno di saperlo esprimere con le frasi, e la scrivo come mi viene.
provo una forte ribellione a cose che richiedono ritmo,disciplina corporea. scadenza puntuale. appuntameto. Odio la ripetitività. Mi agito col corpo, mi muovo tutto il giorno, nel lavoro anche se mi piace, a fare le commissioni ordinarie. In casa, ma lo faccio con buona volontà. aspetto il momento per studiare qualcosa, imparare un programma. scrivere in una sorta di manoscitto. nemmeno la tv accendo quasi mai. elaboro allo scopo di scrivere una storia. ma nessuna di queste cose che mi piace fare è fatta in modo sistematico. con orari fissi e tempi fissi. esco perchè mi invitano gli amici, e li assecondo perchè poi ci sto anche bene, ma mi piace anche molto stare da sola a casa, tra libri , fogli, computer , mi rifaccio dal movimento corporeo che ho dovuto fare.
Lavorare col pensiero. la mia creatività la esprimo col pensiero. aggiustandolo in un certo modo e provo molto sollievo. Mi iscrivo in palestra tutti gli anni, mi faccio abbonamenti, che poi spreco puntualmente, il mio corpo si ribella, la mia mente si annoia. Se non è qualcosa di creativo il mio corpo si rifiuta. ma che cosa è creativo per meramente?
Da come la descrivi la mia sensazione è che non sia il corpo a ribellarsi... d'altronde lo dici tu, non reggi la disciplina, le ripetitività, la costanza, ma in esse è la mente che si annoia (o pensa di annoiarsi perchè non prova abbastanza).

Cos'è creativo per il corpo? E' qualcosa che viene proprio dalla ripetitività. Hai mai fatto caso a come impariamo a fare le cose? Guidare per esempio... finchè all'inizio lo fai con la mente non riesci, è troppo complicato. Poi quando il corpo impara lo fai sciolta, riesci pure a pensare ad altro mentre lui guida.
Giunta a questo grado di automatismo (questo si positivo) se poi ti capita di guidare con intensità, con la mente conentrata a seguire il corpo, allora sfiori qualche virtuosismo, intuisci la strada, la sua conformazione, vedi e capisci tutto in anticipo... insomma sei tutta connessa col guidare. Mai successo? (anche con altro).
Questa è creatività del corpo... quando da un automatismo, ottenuto per ripetitività, riesce a tirar fuori un quid in più, becca una combinazione inaspettata.
Anche lo scrittore, alla fin fine, trae la sua creatività (o per lo meno la sua manifestazione, il risultato di essa) dalla ripetitività. Se non scrivesse ogni giorno, altro che opere...
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