Discussione: Costanza
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Vecchio 03-02-2008, 01.50.30   #19
Kael
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Aver costanza in una cosa significa sapersi ritagliare ogni giorno un pezzettino di tempo ed energia, e conservarlo gelosamente senza permettere a niente e nessuno di togliercelo.
Sono d'accordo anch'io sul discorso della rinuncia, anzi penso che sia (inizialmente almeno) l'unico modo concreto per "volere" qualcosa. Siamo come dei contenitori che ogni giorno ci "riempiamo", e se non ci si lascia uno spazietto vuoto nello stomaco poi va a finire che saremo sazi, vale a dire che non avremo voglia...
Non per niente, quando si vuole davvero qualcosa, si usa dire "aver fame" di quella cosa, come può essere aver fare di conoscenza, aver fame di vittoria, etc etc.. "Aver fame" rappresenta l'unica vera aspirazione per qualcosa, significa proprio volerla mangiare, nutrirsene, farla propria...
Viceversa, la sazietà porta alla sedentarietà, alla svogliatezza.

Diciamo che molto spesso siamo tutti ingordi... quando abbiamo un interesse, anche vero, lo divoriamo subito invece che assaporarne un bocconcino alla volta, così che lo "bruciamo" subito e non riusciamo ad assimilare da quell'alimento anche le parti più sottili. Và a finire insomma che invece che metabolizzarlo per bene e con calma, corriamo in bagno col senso di nausea e sazietà...
Oppure capita anche che, pur volendo mangiare il dolce, non siamo riusciti a resistere dal mangiare tutti i primi, tutti i secondi, etc.. così che al dolce siamo già sazi.
In entrambi i casi è sempre un discorso di rinuncia. Tenere quello spazio vuoto ogni giorno significa rinunciare a riempirlo di altro, e costringersi ad avere sempre fame per quella cosa. Fra l'altro, come stiamo vedendo anche nella sezione dipendenze, spesso ci riempiamo di altro inconsciamente, così che poi ci sentiamo sazi per quello che vorremo fare davvero senza nemmeno sapere il perchè....
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