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Vecchio 26-09-2007, 15.51.24   #1
dafne
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Predefinito complimenti..

ciao
bell'articolo, complimenti. Vediamo però se ho veramente capito qualcosa..mi dici che la tensione che provo quando mi dico che non so chi sono è giusta?è sana? anche se il resto del mondo pensa che sia una carenza patologica? e non sapere chi sono ma sapere chi potrei essere può essere un altro passo?ma quello dopo? Voglio dire, mi rendo conto che potrei essere sia infinitamente dolce che immensamente acida..ma il punto di equilibrio dov'è? nel scegliere una delle due qualità o nell'usare entrambe a seconda della situazione? e quando so che ho trovato l'equilibrio? quando ottengo lo scopo per cui ho fatto intervenire la personalità dolce/acida? insomma quando direziono le mie qualità (scusa ma mi fa senso personalizzarle fin quasi a vedere diverse me in me...preferisco parlare di caratteristiche, in fondo sono geni attivati oppure no...) ho raggiunto un buon livello ma..ancora non so chi sono...dipende dal non "sentirsi" acida ma farlo e basta? o essere dolce anche quando non se ne ha voglia dominando la parte negativa?dove mi perdo secondo te? Perchè c'è qualcosa di vero nell'essere frammentati ma mi fa strano pensare di non esserlo, mi sa di asettico, poco reale...freddo...


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