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Vecchio 31-12-2011, 20.30.32   #561
Astral
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Qualsiasi lavoro atto a sfruttare una persona, farla lavorare oltre il dovuto, mal pagarla e non garantire condizioni di sicurezza è sfruttamento e lavoro denigrante, fosse pure fare il medico o l'avvocato.
Non è questione di manualità o meno, o di fatica fisica piuttosto che intellettuale.
Se ti vuoi costruire una casa, e vuoi andare a vivere con qualcuno non puoi fare il cameriere ogni tanto, a meno che non sia qualcosa di fisso e stabile.

No Faltea, non tutti possono fare i camerieri e i commessi, non è soltanto questione di abbassarsi è questione di capacità, magari c'è chi è poco portato e comunque nessuno lo prenderebbe. Infatti molta gente rifiuta certe persone dicendogli che è troppo qualificato per quel lavoro, mai capitato?
Per cortesia non mettiamo di mezzo gli stranieri, se li fanno entrare non è di certo perchè fanno mestieri che non vogliamo fare più, ma perchè accettano condizioni insostenibili.

Il tuo Faltea oltre che un giudizio è anche una mancanza di rispetto verso chi sta affrontando il dramma della disoccupazione, precarietà ed instabilità in questo momento.
Certo c'è una società da cambiare, e non lo fai lavorando 12 ore al giorno, perchè di certo poi non hai ne l'energia ne la volontà per cambiare le cose, e sembra che tocca contare solo sui studenti, sui disoccupati e sui pensionati per cambiarle.

Comunque per la cronaca non è che ci siano tutti sti posti vacanti da muratore, idraulico e quant'altro, se non hai le dovute conoscenze.

Ultimo ma non meno importante, non so se sai che in Italia c'è anche la questione delle morti bianche, soltanto un disperato appunto accetterebbe condizioni che comprometterebbero seri rischi, e se lo stipendio non vale la pena, non mi stupisce che c'è anche chi non rischia.

Un ricercatore che ha utilizzato 13 anni per la ricerca, di certo non si può mettere a fare il cameriere, senno l'avrebbe fatto prima e a quest'ora avrebbe 13 anni d'esperienza, però magari poi nessuno si sarebbe occupato di ricerca.
Quando investi su qualcosa, poi non si torna indietro, poi si fare altri lavoretti, ma che non vadano ad intaccare il proseguimento di determinati progetti, cosa che facendo certi lavori, non è possibile.

Io non sono contro certi lavori, ma come ti dico è personale la cosa, lavori che ti devi svegliare tutte le mattine alle 4 non sono salutari, non ti permettono vita sociale, e oltre tutto tolta la fatica sono non sempre ben retribuiti, il livello culturale della gente che li fa, e l'educazione spesso rasenta lo zero. Ora certo se sei un padre di famiglia, e la priorità è quest'ultima indubbiamente si potrà fare.
Si Centomila, oggi non si deve produrre, si deve vendere che è molto diverso, la gente non si fa scrupoli, purchè riesce a venderti quello che dice lei.

Se si vuole ritornare a fare certi lavori come il fornaio, il muratore e quant'altro occorrono maggiori tutele.
Se qualcuno ha spirito di adattabilità, buon per lui o lei, ma che poi non covi rancore nei confronti di chi cerca condizioni migliori o non accetta compromessi.

Faltea ti ho già detto che ho lavorato come animatore coi bambino ed in pasticceria che è simile come fatica a fare il muratore, e non avevo bisogno di soldi, ma perchè mi annoiavo e volevo lavorare, volevo stare fuori casa.
Ma oggi come oggi, non so se ripeterei l'esperienza, e seppure dovessi, non credo che ci sia comunque tutta sta scelta, anche in quei tipi di lavoro.

Di certo se dovessi fare lo sguattero, me ne andrei in Germania non qui, che vengono pagati oro, quanto il meno il sacrificio alla fine premia. Come si dice se uno si deve affogare, s'affoga al mare.
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