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Vecchio 28-10-2005, 22.31.04   #1
Uno
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Predefinito Metodo Empirico e principio di indeterminazione

Sapete tutti che significa metodo empirico, per dare validità ad una teoria devo essere in grado di riprodurre il fenomeno praticamente sempre.
Purtroppo casca l'asino perchè nessuno fenomeno è matematicamente riproducibile, a volte si riesce abbastanza (spesso chiudendo un occhio su qualche particolare minimo) e a questi casi la nostra Scienza di oggi da l'appellativo di "verità scientifica".
Comunque la cosa non è del tutto negativa... anzi tutto sommato il benessere materiale di cui godiamo oggi ci deriva da queste ricerche, però un miglior risultato sono sicuro che si otterrà quando essa (scienza) prenderà più in considerazione il principio di indeterminazione di Heisenberg... basta digitare tale principio su google e troverete di tutto e di più ma in soldoni evidenzia due cose:
che non è possibile calcolare a priori il movimento di una particella (e quindi fenomeni più grandi) e che l'osservatore influisce nell'esperimento...
Wow esiste un destino nel senso che ad ogni mia azione "tenderà" a seguire un effetto... ma allo stesso tempo non è determinato... però la mia volontà influisce sullo svolgimento.... doppio Wow.. gli esoterici sapevano/sanno già queste cose...
Per finire questa prima parte, che spero attirerà il vostro interesse, alcune frasi famose uscite dalle discussioni di questo principio.

Einstein mettendo in discussione questo principio disse: "Non credo che Dio abbia scelto di giocare a dadi con l'universo".
Bohr rispose: "Einstein, smettila di dire a Dio cosa deve fare", a cui Feynman aggiunse "Non solo Dio gioca a dadi, ma li lancia dove non possiamo vederli".
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