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Vecchio 16-12-2005, 15.42.15   #6
Ray
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Predefinito Riferimento: Metodo Empirico e principio di indeterminazione

bon Sole, scusa... mi sono espresso in modo oscuro. Riprovo pian pianino, un pezzetto alla volta.

Osservazione di un evento.
Che io sia uno scienziato che osserva un evento subatomico o una massaia che osserva il contenuto del suo frigo, non posso dire di non partecipare per nulla all'evento che osservo.
Tra l'altro non dimentichiamoci che non sto osservando veramente gli oggetti ma, con i miei occhi, percepisco la luce che su essi rimbalza. Io la melanzana nel frigo non la vedo proprio... vedo invece l'insieme di particelle di luce che rimabalzano dalla melanzana, la quale perturba il loro movimento altrimenti lineare, dando "l'impressione" che lì ci sia una melanzana.
Quindi per osservare mi serve luce.

Quando io, per osservare la melanzana nel frigo, apro la porta e si accende la lampadina, modifico il "sistema" che sto osservando. In questo caso di pochissimo, ma lo modifico. Non posso in nessun modo osservare la melanzana finchè non mi metto in "contatto" con essa, o meglio, finchè non mi pongo in modo tale da poter percepire le particelle di luce che vi rimbalzano... e inoltre la presenza delle particelle mi è necessaria.

Quindi io non sto veramente osservando la melanzana che prima supponevo nel frigo, ma le particelle di luce che, dalla lampadina, rimbalzano sulla melanzana, colpendo i miei occhi.

Ora, date le dimensioni, la massa e le altre caratteristiche fisiche della melanzana, posso dire, con ottima approssimazione, che la perturbazione da me apportata con la luce che mi serve per osservarla, non ne ha modificato la "natura" in modo sostanziale e che, alla fin fine, quel che osservo è in tutto simile a quel che non posso osservare con la porta del frigo chiusa.

Quando ci spostiamo nel mondo subatomico, la nostra melanzana diventa, per esempio, una particella le cui dimensioni, massa e altre caratteristiche si avvicinano di molto, quando non coincidano proprio, con quelle delle particelle di luce.
Quindi il sistema che vado ad osservare, utilizzando delle particelle di luce per vederlo, viene pertubato in modo significativo da dette particelle. Anzi, è tanto perturbato che il sistema che sto osservando è del tutto dissimile dal precedente.
Noi possiamo osservare una particella subatomica solo se ci spariamo contro della luce, come nel caso della melanzana... quindi noi la vediamo solo quando essa si scontra con una particella di luce.
Nel caso della melanzana non importa ma nel caso della particella importa eccome.
Sarebbe come se io per vedere la melanzana avessi bisogno di spararle contro un'altra melanzana... tra l'altro alla velocità della luce. Il risultato dello scontro, unico evento da me osservabile, sarebbe molto diverso dalla melanzana originaria. Da qui l'esempio dei pianeti.

Mi fermo. Ci ritorno col concetto di "evento" e di indeterminatezza... se fin qui è chiaro. A voi la palla
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