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Vecchio 05-03-2010, 19.08.42   #63
Uno
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Originalmente inviato da atomico Visualizza messaggio
Se con abbigliamento unisex intendi un abbigliamento nel quale vengono ad annullarsi le catatteristiche dell'abbigliamento maschile e quelle dell'abbigliamento femminile, allora puoi dire che maschile e femminile sono opposti dal punto di vista dell'abbigliamento.


Perchè se prendi l'ermafrodito dell'esempio di Ray più su (ma lo avevi letto? ) non è uguale? In questo caso probabilmente dirai che è solo rispetto agli organi sessuali.
Poi magari ci aggiungo io rispetto all'orientamento sessuale con un gay, rispetto al modo di affrontare le cose, rispetto ai colori, rispetto all'atto sessuale e mille altri esempi.
Che se ne evince? Che se vogliamo andare a fondo non esiste l'opposto assoluto in nulla, però quando due entità (che siano qualità o altro) hanno molti aspetti in opposizione possiamo dire che quelle due entità sono opposte e nella fattispecie parlando di maschile e femminile sono opposti e complementari come genere.
Quote:


Per quanto riguarda il definire un nuovo linguaggio, anche questo esula dal mio discorso.
Il concetto è più banale, ad esempio se ci mettiamo a discutere di libero arbitrio, ma io e te diamo al termine "libero arbitrio" un significato differente, ecco che pur pensandola allo stesso modo potremmo torvarci a dire cose diverse e a credere di essere in disaccordo.
Quello che voglio dire è che in qualunque dialogo serio basato sui contenuti tutti i partecipanti devono rendere chiaro il significato dei termini che utilizzano e mantenersi coerente ad esso, perchè latrimenti il dialogo non funziona.
Non si tratta di definir eun nuovo linguaggio, ma solo riuscire ad avere un dialogo reale e non di facciata.
Questo è il classico problema delle definizioni (se le definizioni non le controlli, sono loro che controllano te), ed è un concetto banale sebbene rimanga spesso disatteso nelle discussioni.
Beh se i partecipanti definiscono un loro significato per le parole e non usano quello oggettivo allora stanno inventando un nuovo linguaggio non c'è scampo.
Va benissimo per il dialogo, l'importante è capirsi, ma se si riuscisse ad usare l'esatto significato delle parole si risparmierebbe del tempo, e alla fine si eviterebbero delle incomprensioni che possono comunque scappare.

Se mi fai l'esempio di "libero arbitrio" il problema è eventualmente mettersi d'accordo su cosa intendiamo per il concetto non per le parole. Libero e arbitrio dovrebbero avere un solo significato prese a se.
Poi succede che qualcuno intende altro, per esempio io dico sempre che di molte parole oggi non si usa più il vero significato originale. In questo caso è giusto cercare di mettersi d'accordo anche se come detto sopra sarebbe preferibile usare il reale originale ed oggettivo significato delle parole.
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