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Vecchio 04-04-2010, 01.51.30   #69
Ray
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Forse è solo una questione di termini però il concetto cambia profondamente se consideriamo il Maestro un catalizzatore che aumenta la velocità del processo pur senza prendervi parte integrante (ovvero che non viene alterato dal processo stesso).
In questo modo è scongiurata ogni sorta di dipendenza dallo stesso, il chè lo renderebbe non un vero Maestro ma semmai l'opposto.

Non dico che il Maestro non dispensi energia, dico solo che noi agiamo soltanto con la nostra, per cui se da parte nostra c'è poca energia l'effetto catalizzatore sarà poco, se c'è molta sarà molto e così via... Se da parte nostra non c'è niente si può avere anche il miglior catalizzatore del mondo che non prenderà vita neanche il più impercettibile processo chimico...

Il Maestro quindi influisce pur restandone fuori, lasciando liberi.

Ho preferito chiarire non tanto per te ma per chi dovesse leggere in futuro.
Serve, serve anche a me. Il motivo di questo tread è soprattutto egoistico.
Tra l'altro il discorso è interessante, hai fatto benissimo a specificare e tirar fuori la questione della dipendenza e credo vada approfondita. Vero, il Maestro non rende dipendenti, ma la dipendenza sta anche e soprattutto nel dipendente. Ossia è probabile che ci sia questa tendenza nell'allievo... di qui una credo grossa difficoltà del Maestro a non assecondarla, anche a costo di comportamenti che possono sembrare diciamo antipatici.

Però mi piacerebbe spiegassi meglio la questione del catalizzatore. Cosa intendo che non prende parte integrante al processo? E come fa?
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