Proprio questa mattina la mia gatta ha deciso che voleva fare una super covatina sulla sua sedia imbottita. La preferita in sala da pranzo, nella stessa stanza dove ho messo il portatile da cui scrivo. Ha cominciato con un dolente miao ragoioso e due occhi a cui non riesco a dirle di no. Gli ho fatto un bel massaggio alle capole e sotto la gola, lei ringrazia con le fusa che come hai ben definito sembra un trattore in movimento. Associato a questo suono di mototrebbia vi è uno straordinario sviluppo di calore corporeo, una piccola stufetta alimentata a fusa di gatta... hahaha
Poi raggiunta la soddisfazione massima si è allontanata e si è messa a fare toletta sulla sua sedia preferita. Per un pò nulla di particolare, il ritmato rumore della sua lingua sul pelo lucido, poi nulla. Mi giro di tre quarti e la osservo e lei che mi guarda, socchiude gli occhi e rimane come in un fermo immagine con ancora mezza linguetta fuori. Torno a scrivere sulla tastiera del portatile ma non mi convice del tutto quella signora (la mia gatta padrona).
Infatti era già lì con lo sguardo attento sul da farsi, con felina leggerezza scende dalla sedia e come in un fantastico rimbalzo salta sul tavolino del laptop. Mi passa sui tasti con le sue zampette fatte di nuvola e mi rasa il naso con la coda. Si gira e mi fa frrgrgrgrggrrr, con due occhi di vetro di murano, gialli e luminosi, il suo musetto con naso rosa, impossibile non capire la sua richiesta. Altro giro di massaggio e dopo col tasto backspace ho tolto la stringa di caratteri che ha pestato col suo passo felino di prima.
Lei non chiede mai, si pone direttamente nell'avere le carezze da me. Questo fa di lei la mia signora gatta padrona. Io volentieri l'accarezzo e le faccio i massaggi, non mi aspetto da lei che si giri quando finito lei se ne va con la camminata lenta e divina che la distingue. Lei non si gira mai dopo il massaggio, sa che mi troverà con lo sguardo al prossimo incontro.
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