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Vecchio 23-12-2006, 15.49.02   #11
Ray
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Originalmente inviato da jezebelius Visualizza messaggio
Il punto è che, rimanendo in tema, ciò di cui ci si nutre ( seguo l'eufemismo di Ray ) lo si vede solo come " cibo " e nulla di più. Beninteso...è considerabile come tale ma si dovrebbe anche comprenderne la dinamica che segue al nutrimento in relazione alle " sostanze sottili " cosa che, mi pare, sia abbastanza complicata oggi più che mai.
Riparto da questa frase di Jez, anche se sono usciti molti spunti interessanti che sarebbero un po' tutti da seguire.

E' vero che il cibo è ciò di cui ci si nutre e stop, il fatto è che oggidì per cibo si intende solo la parte materiale degli alimenti... invece ci nutriamo di molto altro, delle parti non materiali degli alimenti e anche di cose che non sono considerate alimenti in senso stretto (presente il senso di sazietà che può prendere dopo aver ascoltato con immersione poniamo una sinfonia?)

Il fatto è che noi non ci nutriamo proprio della parte fisica degli alimenti. Qui ribalto un po' il discorso e gli scienziati possono anche inorridire ma proprio loro dovrebbero rendersi ben conto di quanto diciamo, dato che studiano la digestione, o meglio l'assimilazione.

Quando dico che non ci nutriamo della parte fisica dei cibi intendo che neanche una cellula di quel che mangiamo diventa una nostra cellula. Quel che avviene, in estrema sintesi, è una trasformazione energetica di ciò che ingeriamo... un solve di qualcosa che assomiglia a noi e un coagula degli elemanti essenziali (energia) in rispetto alle "forme" (formule) presenti in noi... in modo che diventi davvero parte di noi. In termini normali: nessuno di noi ha una cellula di fragola dopo averne mangiato, ma costruisce cellule sue usando l'energia estratta dalla fragola.

Ora, più l'Attenzione è attiva, più la Presenza è ampia nel ingerire, e se vogliamo anche dopo (ma anche nel cucinare ecc, come è stato detto) più questo solve è profondo. Ne conseguirà anche un migliore coagula anche se non è proprio automatico ma bon, tralasciamo per il momento.

Questo riaggancia assieme quantità e qualità. Se mi mangio una fragola dormendo il solve si limita al meccanismo automatico corporeo minimo indispensabile e, oltre ad avere bisogno di molte fragole per sentirmi soddisfatto, certi apporti delle fragole non li avrò mai, invece se la mangio con "l'anima" me ne basteranno pochissime e ne trarrò tutto quel che possono darmi.

La parola "soddisfazione" che ho usato non è scelta a caso... pensate al goloso, non è mai soddisfatto...
Altra questine i sapori (approfondiremo)... ci nutriamo di quelli molto più di quel che si può pensare, così come gli odori (impressioni in genere sarebbe da dire), come è stato detto mi pare, cucinando già mi sazio...
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