Visualizza messaggio singolo
Vecchio 31-03-2008, 13.22.09   #12
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Ho modificato un pò il titolo perchè si capisca meglio il senso del 3d.

Abbiamo fatto già discorsi sulla paura, ma come tutte le cose, soprattutto quelle importanti, ce n'è da dire....
Riferendoci al titolo viene spontaneo fare una riflessione, è vero come dice Grii che spesso siamo condizionati da una paura provata nel passato, paura che oggi non abbiamo più, ma dall'altro lato, soprattutto su esperienze nuove, siamo condizionati nel pensare a quello che potrà succedere.
Un pensare istintivo naturalmente, se sono sul cocuzzolo della montagna non penso alla lettera "adesso se cado, rotolo, mi sfracello, muoio." il tutto si ferma ad un livello strutturale che viene prima della parola, solo se tentiamo di interpretare la paura useremo quelle parole che ho sopra scritto per esempio o altre a seconda della situazione.
Questo il potere della paura, non è razionalizzabile se non a posteriori (dinamica comune all'amore, che è altrettanto potente, anzi per esattezza più potente per altre cose).
Qualcuno di quelli che frequentano ricorderà il 3d delle nuvole (http://ermopoli.it/portale/showthread.php?t=2680) in cui abbiamo iniziato (non finito) ad esplorare, seppur con i limiti del linguaggio il mondo prelinguaggio.

Volendo sintetizzare al massimo (perdendo qualche precisione se non stiamo attenti) Max nel momento in cui ha risposto al telefono ha indirizzato la parte della sua mente che pensa con le parole sulla telefonata, lasciando la parte della mente che lavora pre-parole a fare il suo lavoro. Ogni volta che utilizziamo il pensiero comune (che non definirei neanche pensiero tanto è meccanico, ma così è conosciuto) al livello delle parole rallentiamo l'elaborazione dei dati in arrivo, quindi non avendo dati attuali (presente, qui e ora) utilizziamo dati del passato o ipotetici del futuro.

Implicitamente avrei anche sveltao il segreto di Pulcinella, come vincere le paure, paure che sono necessarie a creare carburante, finchè non sappiamo vincerle (sia chiaro, non farle sparire, vincerle, non spariranno mai) e quindi il carburante esce dal nostro diverso approccio, modus operativo di vita.
Uno non è connesso