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Vecchio 31-03-2008, 15.01.13   #14
Astral
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Non saprei se sarebbe il caso di distinguere la paura come primordiale istinto di sopravvivenza, e le paure invece artefatte, alimentate da circoli viziosi, che si autoalimentano col dubbio. Dato che il topic si intitola vivere nel presente influisce sulla paura, mi viene da pensare che nella paura c'è sempre l'incertezza del domani, si sta troppo "avanti" si previene, si vive il futuro non il presente. Ansia, presagi, paure, sono eccesso di futuro e difetto di presente, mentre nostalgie, tristezza, senso di colpa sono eccesso di passato e scarso presente.

Per MAX: in questo caso si tratta di una paura fisica, che probabilmente avrà qualche suo motivo che a noi non arriva, anche io soffro un po' di vertigini certo non al punto di bloccarmi. Ci sono tipi che hanno paura, e altri che camminano su un muretto senza timore.
La paura è anche un eccessiva prudenza, è dare troppo peso a qualcosa, rispetto alle reali possibilità.

Sono qualcosa di irrazionale, e a me succedeva ad esempio con le malattie contagiose, temevo di contaggiarmi sempre, con qualsiasi cosa, al punto di arrivare a fare i test di analisi ecc... anche quando non c'era un motivo reale... col tempo sono arrivato ( e cmq ancora ci lavoro) che era una paura di quando ero bambino.

Il problema è che a volte passano certi pensieri, e se uno non li vaglia un attimo e gli si da troppo spago, possono dominarci totalmente.

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