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Vecchio 07-02-2007, 19.58.44   #6
jezebelius
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
60 70 cent netti al litro? Ne sei sicuro?
Se fosse così mi metterei a fare il benzinaio...
hai aggiunto almeno uno 0 mi sa...

Sull'euro in più al litro, posto che temo un'altra moltiplicazione errata da parte tua... dovremmo anche parlare di cosa intendi per "città" e dove stai...

Siamo realisti... una fettazza incredibile è l'accise delle tasse, i militari delle basi americane che hanno buoni per pagare la benzina come se fossero a casa, quando eravamo in lire (adesso non so) pagavano sulle 4/500 lire al litro contro le nostre quasi 2000... l'altra fettazza sono le compagnie, se il barile aumenta di un centesimo aumenta la nostra benzina, poi deve calare 50 dollari (dico a caso, questa cifra non è su base precisa, non la conosco) perchè diminuisca 5 cent la nostra benzina
Hai ragione ho messo uno " 0 " di troppo.
Comunque dipende dalla possibilità di avere a che fare o con un proprio impianto, e quindi le spese di gestione diminuiscono poichè è di proprietà, o con uno gestito per conto terzi.
Talvolta si arriva anche a 10 Cent/l per cui non credo che sia, anche in questo caso, poco.
Inoltre, per quanto riguarda l'euro in più al litro, dove abito, mi sono sbagliato. Il rincaro è attorno a 0.1/l e 0.3/l
Si paga, in sintesi, il trasporto, poichè abito su un isola, dalla terraferma a qui. La discrepanza sta nel fatto che il rincaro viene operato per ogni litro mentre invece il trasporto si paga, presumibilmente ma non so con esattezza, su tutto il carico. Insomma affrontare la spesa di un traghetto, se pure dovesse costare 100€ a biglietto per il trasporto dell'autopompa( e tra l'altro mi pare non si faccia differenza se è a pieno carico o vuoto ), questo non vale a gustificare la maggiorazione per litro erogato alla pompa.
E' vero quello che colpisce il consumatore, ecco perchè mi riferivo prima ad entrambe le parti, è si, da un lato, il prezzo operato talvota dai distributori per fare cartello; non a caso è stata aperta una inchiesta dell'Antitrust nei confronti di almeno 9 compagnie petrolifere. Dall'altro lato però l'accisa sui carburanti è notevole. Si pagano ancora tasse che derivano dal periodo post-seconda guerra mondiale, che all'epoca servivano per recuperare spese che si erano affrontate.
In questo senso quindi, se la liberalizzazione può servire per riportare, ad esempio, un equilibrio tra distributori e categotia di utenti non è meno vero che servirebbe una drastica riduzione delle tasse di qualche punto percentuale, per rendere, per lo meno, il procedimento( realmente) utile per il consumatore che si trova in mezzo a questa cherelle.
In ciò invece, mi pare, che lo Stato dal canto suo si faccia promotore del ripristino dell'equilibrio senza però modificare il suo punto di equilibrio ovvero abbassarlo, per agevolare in maniera reale il consumatore.
Poi fosse per me, al momento, dirigerei i miei sforzi per lo sviluppo di nuove fonti di energia e carburante, l'idrogeno per esempio: ecco se il pagamento dell'accisa avesse questa direzione sarei ben contento di pagarla, al contrario no!
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”

Ultima modifica di jezebelius : 07-02-2007 alle ore 20.26.09.
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