Stavolta il "mezzo" č un ascensore.
Mi trovo a casa di un parente, suonano al citofono e rispondo io. E' un ragazzo che deve consegnarmi una lettera per motivi di lavoro e mi dice, con tono perentorio ed arrogante, di portare anche dei soldi come mancia per ripagarlo del disturbo.
Scendo con l'ascensore insieme a mio padre, entrambi siamo piuttosto nervosi per l'attegiamento del ragazzo con la lettera, solo che una volta giunto al pianterreno, invece di aprirsi le porte, l'ascensore si muove in orizzontale, passando su delle rotaie, esce dal palazzo ed addirittura esce dal paese, che vedo allontanarsi in lontananza.
Alla fine ci troviamo in una cittā nuova con il mare, ma a questo punto i ricordi del sogno si fanno molto confusi, rammento solo che io e mio padre ci siamo trovati in diverse situazioni cercando un modo per tornare a casa.
Come in altri sogni ho bisogno di un veicolo per spostarmi e stavolta torna accanto a me la figura di mio padre.
La lettera visto che era relativa al lavoro, la assocerei a qualcosa rigurdante il Lavoro, qualche cosa che potrebbe essere utile ma che richiede un prezzo, che io sono piuttosto restio a pagare.
Dopo essere sceso in basso, fino al pianerottolo l'ascensore mi fa uscire sia dal palazzo che dal paese, forse indicando un abbandono necessario delle consuetudini e/o della mia "costituzione" attuale, possibile solo dopo una discesa in me stesso.
L'allontanamento mi porta fino al mare, potrebbe essere quindi un collegamento con l'inconscio e solo fatto questo giro posso tornare a casa.
Peccato non ricordi altro riguardante il viaggio di ritorno.
