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Vecchio 06-05-2008, 22.15.26   #14
griselda
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Originalmente inviato da stella Visualizza messaggio
Anche a me capita così a volte, di essere sempre proiettata in avanti e di non sapermi godere il momento del piacere.
Ci sono sempre un sacco di cose da fare, tutte importanti, così non si riesce mai a rilassarsi un po' perchè si pensa a quello che c'è da fare dopo...
E pensare che se non le faccio io non le fa nessuno mi fa sentire responsabile e importante, anche se forse qualcosa si potrebbe delegare...
Adesso che sto scrivendo qui, e questo lo classifico un momento di "piacere", sono tornata a casa da poco dal lavoro e mi sto rilassando un po'.... se mi guardo intorno vedo tante cose da fare, ma in questo momento per me è più importante questo, più tardi le farò egualmente, anche se sotto sotto c'è come un senso di colpa per i momenti che dedico a me stessa...(ancora e sempre il senso di colpa... )
Chiaro che questo è solo un piccolo esempio, ci sono mille modi in cui impiegare il nostro tempo, fare il nostro dovere dovrebbe portare soddisfazione ma spesso nemmeno quella, tanto tutto è dovuto e si dà tutto per scontato...
Mi ha molto colpito la tua frase nella quale scrivi che hai visto il paradiso nella tua vita ma che ti è sfuggito dalle mani e che per questo provi una grande rabbia con te stessa, ma a parte il fatto della ricapitolazione che è importante, mi chiedo perchè dobbiamo darci la colpa di tutto quello che ci accade....
Io una volta avevo un grossissimo complesso di colpa perchè avevo buttato alle ortiche la mia vita e non sapevo più raccoglierne i pezzi, e così ho cominciato a lavorare come una pazza concedendomi pochissimi piaceri, quasi non me li meritassi, con l'intento di recuperare il tempo perduto e la convinzione che tutto dipendeva da me, ci sono voluti anni di assestamento ma un po' alla volta ne sto uscendo, uno psicologo mi ha detto che finchè non mi toglievo dalla testa che la colpa era mia e che ne dovevo pagare le conseguenze, non ne venivo fuori....
Questa è la mia esperienza, ma sto anche sperimentando che pensare un po' anche a se stessi fa rendere di più anche nel dovere...



Il piacere si trasforma sempre in dovere per il semplice fatto che ci mettiamo davanti un "devo": ora devo divertirmi, ora devo rilassarmi, ora devo devo devo...
Quante volte ho vissuto un giorno di festa come un obbligo a divertirsi perchè così "deve essere"..... Se in un giorno di festa mi va di fare un lavoro e quello mi rilassa, quello è il mio divertimento perchè non è obbligato....
L'importante è "vivere il momento", se mi proietto nel "dopo" me lo perdo...

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