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Vecchio 30-05-2009, 01.56.43   #1
jezebelius
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Predefinito L'operazione alla tiroide

Potrebbe, e forse lo è, sembrare collagato all'altro che ho inserito, quello dell'operazione alla spina dorsale; non so però.

Comunque, passo alla descrizione.
Mi trovo in ospedale per sottopormi ad una visita di controllo alla tiroide. Li, in servizio in qualità di infermiera - oggi è in pensione ed ha svolto il medesimo lavoro - una mia zia la quale mi indica di accomodarmi sul lettino.
Non ricordo bene cosa accade - forse ho rimosso - ma mi si presenta nuovamente e mi dice che mi devono operare di urgenza.
"Come!?", penso, " di nuovo? ". " Ma forse si sbagliano, forse è mio padre che deve sottoporsi a questo intervento".
Mi dice che avevano riscontrato dei problemi, per l'esattezza avevano trovato un tumore per cui dovevano necessariamente asportarlo.

Non ricordo altro ma sono sicuro che, considerando il vuoto precedente e, poi, il continuo di cui non ricordo, c'è qualcosa che si nasconde; almeno questa è la sensazione lontana.

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Sono completamente privo di qualsiasi indicazione. Provo però a collegarmi a quel che ho scritto cercando di far uscire qualcosa.
Ebbene, ospedale per una visita di controllo, cosa potrebbe essere?
Direi che, appunto, mi sottopongo a questo test, tra l'altro devo anche considerare che si tratta di una zona delicata, appunto la tiroide.
La tiroide controlla quasi tutto nell'organismo, dalla respirazione al metabolismo ad esempio, ed il fatto che ci sia un tumore, una parte che deve essere asportata mi fa venire in mente che c'è qualcosa che ostacola e che deve, per l'appunto, essere rimosso.
Un blocco da altro punto di vista che ha creato una " zona pericolosa".

La zia, anziana ed anche considerando che oggi è in pensione, è, da un lato e secondo il mio punto di vista, un collegamento con la " mia famiglia"; famiglia ovviamente da intendersi anche in senso ampio, dunque anche Tradizione.
Dall'altro è lei che mi accoglie, che mi segue e che mi avverte dell'imminente " operazione", come per accompagnarmi, in effetti, lungo un percorso di purificazione, dunque l'ospedale.

Poi, mio padre. Partirei dall'ereditarietà, come continuo e collegamento familiare. Io figlio che contengo qualcosa di mio padre pure possiede ma che " tocca a me " purificare. Da qui l'intervento, ed ecco il collegamento con l'esponente della famiglia, infermiera, che mi accoglie e accompagna.

Non mi viene altro. Gli spunti son ben accolti.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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