Discussione: Fuga dai cattivi
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Vecchio 20-07-2009, 00.21.05   #7
Sole
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Posto sto sogno di un po' di giorni fa perchè ci sono degli aspetti che mi sfuggono e magari acchiappo qualche spunto.

Sorvolo Napoli (non ci sono mai stato, ma nel sogno "so" che è Napoli) ed è un misucglio di cose molto belle e di degrado una vicino all'altra. Per quanto riguarda le bellezze, come due magnifiche piazze disposte a T tra loro anche se non adiacenti, assomiglia alla mia città (non in realtà ma nel sogno questo penso), mentre per il degrado (spazzatura e rovine) la cosa è estranea.
Dopodichè sono in un ospedale per motivi non specificati, forse a trovare qualcuno, forse ho qualcosa da farci (non sto male) e sono al quinto piano. Ad un tratto so che "gli islamici" sanno che sono lì e mi inseguono. Attuo un piano di fuga che nel sogno mi sembra il top della strategia e che avevo già pensato in precendenza, ossia scendo (mi pare con l'ascensore principale) ma mi fermo al terzo e da li raggiungo una scala secondaria che porta al parcheggio dei dipendenti dal quale guadagno l'uscita.
Una volta in strada inizio a correre in salita.
D'un tratto incontro un tizio con un cane che è disposto ad aiutarmi (il tizio, non il cane). Parliamo. Emerge che anche lui è in città per la conferenza (entrambi dobbiamo fare degli interventi) e quando mi dice chi è lo riconduco a quello che sostiene e inizio a criticare il suo modo di vedere le cose in modo piuttosto veemente. Ne farlo mi rendo conto che non lo sto criticando nel modo corretto e che in quel momento è fuori luogo.
Cambia la scena e siamo travestiti, ma nel parlare pronunciamo le parole sbagliate (terrorismo e islam) e questo fa si che ci individuino e ci portano via, ma io sono contento perchè so che in realtà ci stanno salvando (qui non ricordo bene, l'impressione è che ci individuino sia i cattivi che quelli che vogliono salvarci ma sono questi ultimi ad acchiapparci).
Procediamo con una specie di furgone e prendiamo un tunnel sotterraneo. Arrivati all'uscita scende il cancello di chiusura che so essere temporaneo (come un semaforo) e restiamo dentro ma la cosa mi angoscia e mi sveglio.


Nel prossimo post le considerazioni che ho fatto finora.
Quello che mi ispira è che del caos riconosci in te solo l'ordine il resto la vivi come estraneità, tanto che nella casa dove si ricrea l'ordine ti senti assediato e sei costretto a scendere da una visione più allargata delle cose ad un analisi logica e scappare per una via dove ti confondi ma per tornare su cercando di non farti riconoscere da questo caos. Eppure resta sotto forma di un tizio con un cane addomesticato che mi fa pensare ad un istinto addomesticato ma che resta istinto contro il quale ti scagli... come se questo istinto non piace come agisce in te . Un istinto che forse ancora predomina, la conferenza mi fa pensare che sia legato comunque ad un aspetto di apparenza pubblica.

I buoni e cattivi c'erano anche nel mio sogno sugli alieni e ancora non so ...
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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