Riferimento: Autostima
Allora, se mi conosco a fondo, e stabilisco io i parametri con i quali stimarmi, chiamasi autostima.
E fin qua ci siamo.
Ora, dal momento che IO stimo me stesso, IO giudico le mie azioni, e IO faccio un quadro generale, ne vien fuori che faccio tutto io.... La mia quindi è solo una commedia teatrale in cui sono contemporaneamente: attore protagonista, regista, scenografo, spettatore, addetto ai lavori, ecc..
Capito questo, ha davvero senso continuare?
O posso davvero rinunciare alla stima e alla disistima, e preoccuparmi solo ad ESSERE?
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