Discussione: io ho studiato
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Vecchio 28-11-2008, 11.06.52   #26
Astral
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Sai cosa fanno all'estero che a casa con i genitori proprio non ci vogliono stare ,
3 o 4 amici si mettono insieme prendono una casa in affitto , dividono le spese , trovano un lavoro e studiano anche .
Cosi' fanno e in 3 o 4 iniziano a vivere in autonomia ed a crescere .
Poi ciascuno fa come gli pare ma dire che non si puo' fare , non e' vero .
Hei ma non ero io quello che non vedeva altro che nero , pessimista , non costruttivo , sfiduciato , senza un minimo di positivita'?
Se devi dividere l'appartamento con quattro scrocconi che non puliscono casa, svuotano il frigorifero e casseggiano tutto il giorno, tanto vale rimanere a casa, qual'è la differenza, sempre dipendente sei.
Non è che sono pessimista, se in italia certe realtà non ci sono è per validi motivi ed il tuo sarcasmo lo trovo come al solito alquanto fuoriluogo( vabbè dovevi vendicarti della mia frase), perchè il discorso positività non c'entra un emerita mazza.Quindi possiamo evitare Nike?
Io di case ne ho, per cui figurati quanto potrei essere ottimista, se dovrei guardare solo me stesso, ma la discussione che ho fatto è per la situazione in generale non per me. Io ho lavorato pure solo per la gloria quindi figuriamoci, altro che stage.
I ragazzi che cita Era ne conosco a marea, ma essendo più dall'altra porta volevo esporre un punto che forse può essere interessante per chi magari è rimasto ai bei tempi perduti.
In ogni caso succede anche in Italia ( secondo te come fanno gli studenti fuori sede).
In ogni caso se vai a vivere con degli amici di certo una famiglia comunque non te la puoi formare.
Poi si può vivere in autonomia anche nella propria famiglia di origine se ci si lava i propri panni, si pagano le bollette e si portano i soldi a casa, e spesso è anche un modo di restituire il favore ai genitori che l'hanno fatto per anni.


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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Questo :

La soluzione a mio avviso sta in scuole sempre più professionali dove si studia meno e si fa di più, cosi uno capisce anche meglio.
Uno che studia Antropologia culturale, mi spiegate come la applica in un contesto lavorativo odierno? E' tutta teoria. ''

e' sbagliato per me (cosi' non sono assolutista) ,giusto e', per me :
''dove si studia meglio non meno'' .

Fare non esige sapere di meno ma sapere di piu' .

E' proprio il contrario : se fai qualcosa ti accorgi che devi studiare di piu'....se vuoi fare le cose bene e lo fai con piu' passione e piacere perche' capisci di piu'.
Studiare meglio significa anche studiare meno, ci sono scuole professionali talmente efficenti che quando esce sai fare tutto, e altre scuole che durano anni e non servono assolutamente a nulla.

Citazione:
Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Con questo:" ho studiato" si perdono tutte le varie "categorie" di lavori in cui l'uomo si è sempre "distinto" c'erano i contadini, i commercianti, gli artigiani, e poi gli "studiosi" non era una divisione secondo me come è stata vista, perchè gli è stato tolto il giusto rispetto, ognuno la sua anima.
Oggi si è voluto parificare tutto e visto i risultati direi che non è corretto e non mantiene il giusto equilibrio, che porta poi verso il caos.

Sapevate che esistono scuole edili, sovvenzionate dalle regioni che sono totalmente gratuite?
Ti pagano il viaggio da scuola a casa e viceversa, il necessario per lo studio comprensivo di zaino e ai più bravi sono regalate persino le vacanze estive. Alla fine ti garantiscono anche il posto di lavoro.
Sapete quanti italiani frequentano questa scuola? Pochissimi invece vi sono molti stranieri.
Hai pensato forse che non tutti sono adatti a questi mestieri, evidentemente si scrivono stranieri perchè meno evoluti ( nel senso che sono a livelli che eravamo noi 30 anni fa).
I mestieri artigiani si perderanno, perchè se non si aggiornano un minimo ai tempi moderni, non ci saranno i prerequisiti per farli.
In ogni caso se c'è una scuola che mi paga le spese ma aspiro ad un lavoro migliore, sinceramente serve a poco, considerando sopratutto che lo stipendio di certi mestieri è veramente molto basso.

In passato si dava più interesse all'arte, oggi si da più interesse alla scienza. Fare dei mestieri artigiani oggi giorno a volte può anche significare lavorare 12-14 ore al giorno, 6 giorni su 7, per cui un "europeo evoluto" dovrebbe evitare di fare questi lavori se oltre a guadagnare qualcosa vuole realizzare ( non solo lo Spirito) anche qualcos'altro.
quando il ritmo della vita diventa solo lavoro-sonno-lavoro ci si annichilisce.
Metti poi che spesso questi lavori vengono pagati in molti casi ancora a cottimo.

Poi ci sono artigiani mastri che ci sanno fare, e riescono
ad adattare la loro arte a ritmi moderni. Uno si fa la sua giornata da 8 ore, a due giorni liberi a settimana con turni, prende uno stipendio adeguato alle sue mansioni, e chi è più portato cresce professionalmente.

E comunque ha ragione Sole, manca l'umiltà, ma io non la vedo come una cosa del tutto negativa, perchè molto spesso il concetto di umiltà si confonde con quello di sottomissione.
Ciò che è assurdo in tanti ragazzi invece, e questo lo ammetto è il fatto di non guadagnare, e volere un tenore di vita alta, oppure avere tutto. Ecco in questo caso se le cose non si guadagnano, non si apprezzano.

Avere un piccolo mestiere con condizioni umane, ma pagarti tutte le spese dell'auto da solo, fa già apprezzare molto di più di avere un auto, che pure se è una panda, ne vedi l'utilità, e non come certi che a 18 anni chiedono il BMV.
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