Discussione: Il coraggio di esporsi
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Vecchio 03-09-2006, 22.45.56   #13
jezebelius
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Originalmente inviato da Ray
Vanità è concedere eccessiva importanza alle questioni che non ne hanno... .......... Come preoccuparsi di apparire invece che essere, apparenza opposta a sostanza.

..........La vanità è una difesa dall'insicurezza, indipendentemente che essa prenda la strada passiva del nascondersi o attiva del troppo esporsi.

E' quindi sicuramente un aspetto del problema, ma non il problema. Alla fin fine si ricade sempre, per la vanità come per il resto, nell'importanza personale e in tutti quei possibili modi in cui l'ego la percepisce minacciata.

Credo che - risulterò antipatico - sia la tendenza a non partecipare per timore di fare brutta figura (con se stessi) sia la difficoltà di semplificare per timore di rinunciare a certe sicurezze vengano vinte dall'interesse. Se l'interesse riesce ad abbattere le difese e spingere il timoroso, da una parte o dall'altra, a modificare la propria tendenza... o semplicemente ad opporvisi.

Poi però c'è un limite. Abbattuta la tendenza egoica dovrebbe rimanere un certo discernimento più o meno oggettivo che suggerisce, in termini di opportunità, fino a quanto sia il caso effettivamente di semplificare e quando sia il caso effettivamente di tacere...
Mi rendo conto che mi trovo in sintonia con quello che dici.
In questo periodo suppongo sia cambiato qualcosa ( forse neanche troppo ), per quanto mi riguarda.
La mancanza di coraggio di esporsi, secondo me, non è soltanto la " difesa " che si mette in atto, a volte inconsapevolmente, per difendere quelle parti di noi che ormai diamo per certe perchè sono integrate nel nostro modo di apparire agli altri, ma anche il non volere abbandonare queste che crediamo certezze.
L'attrito interno che si crea penso che sia abbastanza forte e quando ci viene fatto vedere o ci si incavola con chi ci ha buttato in faccia questo modo " meccanico " di apparire ( per quello che non si è ) o si ride, scherzandoci sopra.
In ogni caso si prende atto, nella speranza che sia un prendere atto costruttivo, di un piccolo velo( rispetto ad altri ben più grandi e spessi ), che copre e che " controlla " il nostro modo di comportarci.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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