Discussione: Aspettative
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Vecchio 31-08-2005, 14.22.17   #2
Ray
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Concordo pienamente. L'aspettativa, in genere, la possiamo definire come la pretesa-richiesta (implicita o meno) che la realtà o gli altri siano come noi li vorremmo e non come realmente sono. Questo implica un certo rifiuto della stessa realtà che deriva dalla mancata capacità-voglia di reggerla. E' evidente che il problema sta tutto in chi si costruisce aspettative e niente in chi, consapevolmente o meno, non le soddisfa. Ovvero se mi capita di sentirmi "deluso" significa che prima devo per forza essermi "illuso", suo esatto contrario.

Si può approfondire:
accettare la realtà esterna implica una preventiva accettazione di quella interna, cioè io posso "reggere" le diversità altrui se mi conosco e mi accetto come sono (unica condizione dalla quale posso operare veri cambiamenti). Infatti si tende a non tollerare negli altri proprio ciò che non ci piace o temiamo di noi stessi, questo quando gli altri in qualche modo ce lo mostrano (ad es. i gelosi temono il loro desiderio di tradimento e non quello del partner, che magari non sussiste neanche).
Se così non fosse la constatazione dell'altrui caratteristica non provocherebbe un vissuto emotivo negativo persistente, ma al massimo una non condivisione.

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