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Vecchio 04-02-2010, 17.08.18   #9
griselda
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Ogni lavoro teoricamente concorre al miglioramento della societą, posto che si offra un prodotto o un servizio che č utile al suo buon andamento. I problemi che pero' vedo sono due, uno č il voler fare il meno possibile , quindi vivere il lavoro non come un dovere ma come un diritto acquisito (il posto č mio e guai a chi me lo tocca.. )e l'altro problema č l'interesse personale, che per caritą ci deve essere (se voglio fare beneficenza non vado a lavorare, ma in qualche ente che ha bisogno), ma se non si ha nessuna intenzione di aiutare a fare girare meglio la societą l'articolo che ha citato Filo perde di significato ..



Anche qui c'č un problema che avevamo gią visto altrove... il non voler pił svolgere determinate professioni, rende il mercato non equilibrato (poi ci lamentiamo di non trovare lavoro, ma vorrei vedere un medico che fa temporaneamente lo spazzino..). Siamo veramente disposti ad assolvere il lavoro come un dovere? Perchč a me sembra che lo pretendiamo come diritto per lo pił...

pero' vorrei riportare l'attenzione sulla frase iniziale del thread:



Vorrei cercare di capire meglio la seconda parte della citazione, che il lavoro sia un dovere lo capisco, che ce ne arroghiamo il diritto anche, lo si puo' vedere tutti i giorni..
quel che non mi č chiaro č il discorso dei "diritti reali", perchč li abbiamo di nascita ? č una questione di ereditą?
Anche i doveri, perchč devo cercarli? non č la vita stessa che mi mette di fronte ai miei doveri? (di moglie, di madre, di lavoratrice?), non capisco bene cosa significhi "cercare i doveri"
Secondo me il lavoro č un diritto(ma che come tutti i diritti si possono perdere se non stai alle regole) in quanto modo di poter sopravvivere, ma diventa un dovere come lo dobbiamo svolgere.
Quanta gente va al lavoro č fa il minimo indispensabile? Io dico una percentuale altissima non danno mai il massimo nessuno lavora come se lavorasse per sč eppure dovrebbe rendersi conto che lavora per sč, perchč se prospera l'azienda starą bene anche lui perchč potrą manterene il proprio lavoro e mangiare e vestirisi etc. senza parlare poi di prendersi delle responsabilitą.
Ma avere diritto al lavoro č importante nel senso di avere la possibilitą di lavorare, da dare a chiunque sia una persona di buona volontą.
Mentre il lavoro per via che č un diritto č stato come tutti i diritti preso buttando via il dovere, mentre un diritto porta con se il relativo dovere nell'espletarlo nel migliore dei modi anche solo come ringraziamento verso Dio di averlo un lavoro. Difatti se poi capita di perderlo č li che ci si rende conto di cosa voleva dire averlo. Quindi non mi discosto molto dal tuo pensiero.
Mi associo per le domande finali del tuo post che poi sono quelle del post di Uno.
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