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Vecchio 03-12-2007, 17.38.33   #17
dafne
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Io farei un'associazione culturale con lo scopo di promuovere la cultura e i benefici del mangiare sano e che si pone come intermediario culturale, informativo e volendo anche logistico tra tutti coloro che partecipano a tali interessi.
Vanno dichiarati i principi... tipo cosa si intende per sano, la produzione artigianale, il bio o che so io... e gli scopi, tipo mettere in rete tutti quelli che condividono i principi e agevolare tutti nell'avere a che fare con gli altri o semplicemente avere a dsposizione informazioni e prodotti... dopodichè si può mettere qualcosa del tipo
"aderiscono all'associazione produttori, consumatori e chiunque si riconosca nei principi e scopi dell'associazione, la quale si pone co organizzatrice di eventi, promotrice della comunicazione, diffusore delle informazioni e della cultura di ognuno (quel che sa e fa tizio viene messo a disposizione di tutti i soci, produttori o consumatori che siano)" e via così.

...

si anche noi avevamo un'idea del genere, purtroppo anche in questo gruppo non è chiaro se c'è solo la spinta ideologica o un interesse specifico..chiaro che chi produce vuole vendere mica campano d'aria ma non riesco a capire se stanno solo approfittando della spinta di questa nuova idea o se ci credono davvero. la differenza è che nel primo caso se la spinta rallenta un pochino sono capaci di mollare baracca e burattini, per questo secondo me gli altri, gli inventori della cosa, dovrebbero tutelarsi e, soprattutto, il consumatore al quale si vende fiducia (insomma non ci si scherza su sta cosa dai)
Quindi, riassumendo, si decide di costituire un'associazione culturale senza fini di lucro, che si organizza con uno Statuto,un consiglio direttivo un Presidente e un Segretario, si? Nello Statuto si definiscono i cardini su cui poggia l'associazione come la promozione della cultura del mangare sano ecc se ci fossero i produttori una delle voci potrebbe essere la rintracciabilità del prodotto e la descrizione dettagliata dello stesso (per i vini per esempio, o per l'olio...) non ho capito se a questo punto l'associazione può creare un logo da affiancare ai prodotti segnalati e, oltre che venderli nei ristoranti associati o nelle cascine di produzione, garantirne la genuinità.
Altra domanda, nel caso in cui si voglia gestire un raduno di questi personaggi com'è accaduto a luglio l'associazione può intervenire raccogliendo dagli associati, per esempio, la quota parte necessaria per l'organizzazione del tutto? (la sostitutiva del biglietto d'ingresso in pratica)
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