Discussione: Emozioni negative
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Vecchio 03-08-2007, 15.02.35   #33
onurB
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Se fosse veramente una necessità (oggettiva e distaccata), non si proverebbe quel senso di soddisfazione, quel "piacere" più o meno velato che arriva a far ballare la gente in piazza quando viene condannato qualcuno di molto "pericoloso"... In quel caso è il corpo che scarica un calore/tensione eccessivo. E certo, perchè no, la paura è una necessità... quella appunto di sfogare ciò che non si regge. Come si diceva qua, tutto ciò che ci arriva è una necessità. (tratto da Necessario, possibile e impossibile) Quindi anche la paura.

L'esempio del lupo che fai è attinente comunque il lato fisico, la "necessità" riguarda appunto la propria sopravvivenza, o quella dei propri cari, che senza pecore non avrebbero di che campare.
Se ciò che voglio "salvare" è la mia immagine, la mia reputazione, o quanto altro (ego..) sarà per me sempre qualcosa di necessario, altrimenti non ne avrei il bisogno. Il confine è labile ma comunque come dicevo prima si tratta per lo più di giustificazioni che cerchiamo per "soddisfare" il corpo, dietro alle quali poi nascondersi.
Se un lupo mi mangia le pecore, nulla mi vieta di alzare un bel recinto resistente per tenerlo alla larga, senza per questo condannarlo e ucciderlo per una cosa che fai poi anche lui per "necessità", e della quale quindi non ha colpa...
Non sempre esistono recinti abbastanza alti per lasciar fuori quello che ci disturba.
Anche la paura se fosse oggettiva e distaccata non ci farebbe puzzare di sudore ma ci terrebbe solo in all'erta nei reali pericoli, quell'oggettività e distacco non dico che sia una chimera ma quasi.
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