Discussione: Emozioni negative
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Vecchio 13-09-2007, 18.46.53   #36
Kael
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Volevo aprire un nuovo thread sul "fastidio", ma penso che si ricolleghi bene a questo. Oltretutto finora abbiamo parlato di emozioni negative in modo teorico, ma mi piacerebbe parlarne anche da un punto di vista pratico...

Tutto nasce da un fastidio.
Da una situazione di più o meno calma, di equilibrio se vogliamo, può sorgere un fastidio che può, nelle sue sfumature, passare dall'essere appena percepibile al divenire una vera e propria fonte di dolore. Se metto un dito su una superficie calda, avverto fastidio, se vado ad aumentare il calore della superficie aumenta il mio fastidio, fino a diventare dolore...
Quando il limite del fastidio non è più sopportabile dal corpo, scatta l'emozione negativa, che può manifestarsi come rabbia, invidia, gelosia, etc..

I modi per evitare queste manifestazioni sono due: o elimino l'oggetto che mi procura fastidio, o aumento la resistenza del mio corpo. In entrambi i casi, elimino il fastidio, annullandolo quasi del tutto.
La prima ipotesi però è parecchio vana. La vita è bastarda in questo e possiamo scappare dove vogliamo che tanto quello che dobbiamo vivere lei ce lo propinerà sempre. Quindi, se il mio fastidio è causato dagli atteggiamenti di una persona specifica ad esempio, posso smettere di frequentarla che tanto prima o poi ne incontrerò una simile... e allora sarò punto a capo.
La seconda ipotesi invece sembra più affidabile, perchè lavoro su me stesso e non sul resto. Se aumento la mia resistenza non dovrò più preoccuparmi di scappare sempre... potrò concentrarmi su altro.

Come aumentare la resistenza al fastidio, tanto da annullarlo quasi del tutto finchè non diventa appena percepibile?
Io personalmente ho annullato determinati fastidi che in passato mi perseguitavano... però ad essere sincero non so come ho fatto. O meglio, so come ho fatto: li ho accettati.
Il punto è che non so come ho fatto ad accettarli. E' successo e basta.

"Accettare", questa grande parola... Tutti la usano ma nessuno la conosce...
La mente in questo usa uno dei suoi trucchetti: ci fa credere che le fonti del nostro fastidio siano sempre negative e quindi suggerisce "dai accetta, chi o cosa ti causa fastidio è inconsapevole e dunque devi perdonarlo, non lo fa apposta, anche se sbaglia..."
Mica vero. Alle volte (per non dire sempre) ci causa fastidio qualcosa di positivo, e non è lui che dobbiamo perdonare per non saperlo accettare, ma noi stessi.

Siamo noi che sbagliamo, se non sappiamo accettare...
Che sia una persona, o qualcosa di astratto (come ad esempio può dar fastidio non riuscire a capire un concetto) il fastidio è sempre lì dietro l'angolo, in agguato.
Sto corpo è sempre troppo "debole" per resistere a tutto, e a volte si ha come l'impressione che è destino dover convivere con un fastidio per sempre...

Mi fermo per sentire se avete qualcosa da dire voi, magari su come avete fatto ad eliminare un fastidio che vi perseguitava...

Ultima modifica di Kael : 13-09-2007 alle ore 18.49.07.
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