Discussione: Impegno
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Vecchio 31-03-2008, 17.35.47   #24
cassandra
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Apparentemente sembra una cosa diversa da impegnare.. in realtà sotto sotto sono la stessa cosa, se mi impegno do qualcosa (sacrificio di altro, buona volontà o che altro) per avere qualcosa di diverso.
Se si va a fondo della faccenda è curioso vedere che se vado al monte dei pegni con un'orologio, glielo lascio e mi danno del denaro, un domani se rivoglio quell'orologio ridò i soldi e me lo ridanno.
Se mi impegno nel fare qualcosa come funziona?
Ci metto il sacrificio, buona volontà o che altro, faccio la cosa e poi?
Se gliela ritorno e mi danno indietro la buona volontà e sacrificio a che gioco giochiamo

Dai che ci siete arrivati....
Una sorta di baratto come diceva Turi,dove si da qualcosa per ricevere un ritorno,in sintesi una specie di ping pong.

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
vado avanti va... non volete impegnarvi

mettiamo che faccio un sacrificio, mi impegno per comprarmi una casa, do il mio sacrificio in pegno e mi prendo la casa, questo equivale a lasciare l'orologio al monte dei pegni perchè non riporto i soldi ricevuti

mettiamo che (è solo un esempio stupido e minuscolo) sto camminando per strada e vedendo un anziano in difficoltà lo aiuto ad attraversare la strada in maniera spontanea, senza pensare che la cosa mi gratifica etc... il mio impegno (seppur miserello in questo caso) può da me essere recuperato, come se riportassi i soldi al monte dei pegni per riprendermi l'orologio, se ho cercato la gratificazione del sentirmi buono lo recupero subito, se ho agito disinteressatamente rimane in "banca".
E lo so che questo apparentemente toglie romanticismo... ma resta il fatto che queste cose non si possono fare per calcolo, il disinteressato deve essere spontaneo e non pensato...
Comunque ci sarà il giusto momento in cui tutti questi gesti di amore sincero che ho impegnato nel corso della vita mi torneranno e potranno essere usate per qualcosa che ora non ci interessa qui, considerate che altrimenti ciò che abbiamo a disposizione non può essere accumulato... in questo modo invece è possibile usufruire di qualcosa che ha fruttato nel tempo.
Meditate gente
Vorrei capire meglio il concetto di "disinteressato non pensato",intendi che seppur una persona pensa di compiere un'azione non facendo partire il flusso che solitamente aspetta il ritorno,non vale lo stesso..per cercare di farmi capire..se da oggi in poi,alla luce di quanto letto cambiassi volontariamente l'intenzione di fronte a situazioni tipo quelle da te descritte,servirebbe, o è proprio questo il pensato?


Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Qualsiasi cosa io faccia, anche solo camminare, guardare o stare fermo immobile, persino quando dormo qualcosa esce da me costantemente.
Esce e anche rientra, immaginate un respiro, mica respiriamo solo l'aria, ora questo respiro immaginatelo come un sonar, del resto anche il respiro comune funziona così: io espiro e quando inspiro se c'è un'odore lo sento.
Ok ci siamo fin qui?

Quando agiamo attivamente il discorso è simile ma leggermente diverso, come se respiriamo naturalmente o con la volontà accentuiamo la ventialzione.
Quindi l'agire attivo (a vari di livelli di coscienza) determina che il modo in cui facciamo la cosa ne condiziona anche il movimento.
Qua torniamo agli esempi, se lavoro per comprarmi una casa, l'impegno va tutto li (si spera, perchè spesso non si mette abbastanza impegno e le cose rimangono inconcluse) e noi avremo la casa, se aiuto una persona senza nessun fine o scopo, neanche la minima gratificazione (difficile da fare, anche qui ci sono livelli di non aspettativa), non ottengo subito qualcosa, non sto aspettando il ritorno dell'onda, come il sonar quando non trova un'oggetto davanti.

Adesso non era proprio il tema del 3D stabilire dove va quest'impegno e come e quando ci tornerà, penso che sia importante ora vedere e capire il meccanismo, visualizzare i flussi, il che poi è abbastanza semplice ma come al solito siamo costretti a rivestire di parole quello che va da sè.
Faccio un esempio misero ma pratico...se in auto do la precedenza ad un signore perchè mi gratifica sentirmi buona,o un sorriso da parte di costui,un cenno,quello che è..inconsciamente faccio partire un flusso che si nutre del gesto di gratitudine,che è il flusso di ritorno,per cui mi becco la "mancia" dal signore e lui si becca la mia, ma tutto nasce e finisce lì,si consuma tra noi;se invece mi fermassi semplicemente per rendere il traffico scorrevole,senza aspettarmi o cercare un ritorno di qualsiasi genere,nè avendo reazioni nel caso questo ci fosse,restando neutrale per così dire, non mi becco la mancia terrena al momento,ma apro un conto nella banca universale,la quale a tempo debito mi renderà quel che ho investito..
Se ci ho capito qualcosa,visto che siamo in esoterismo,mi chiedevo se questo comportamento equivale anche ad imparare ad attingere dalla fonte principale,anzicchè ridursi a barattare energia tra uomini..
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